Il personale della Polizia di Stato di Perugia, coadiuvato dagli uomini del Reparto Prevenzione Crimine Umbria – Marche e della Polizia Locale di Perugia, nell’ambito delle attività di monitoraggio dedicato agli edifici e appartamenti in disuso, hanno proceduto a una serie di accertamenti presso una struttura alberghiera chiusa per cessata attività nel quartiere Fontivegge e in alcune abitazioni ubicate nei quartieri limitrofi. I controlli effettuati presso il complesso alberghiero hanno dato esito negativo. La struttura è risultata chiusa e priva di soggetti abusivi al suo interno. Gli agenti hanno potuto constatare che i varchi d’accesso alla struttura non presentavano segni di effrazione e risultavano regolarmente chiusi.
Il monitoraggio dei luoghi segnalati dai cittadini agli uffici della Polizia Locale di Perugia, invece, ha permesso di constatare, negli scantinati di un edificio controllato, la presenza di evidenti segni di bivacco quali: varchi aperti, presenza di materassi, candele, coperte e oggetti vari. Pur non riscontrando la presenza di persone presenti in quel momento, gli agenti hanno provveduto a contattare l’amministratore di condominio per sollecitare il proprietario dell’immobile a ripristinare i varchi di ingresso al fondo di sua proprietà. Gli accertamenti condotti presso un ulteriore plesso abitativo in disuso, hanno invece permesso di rintracciare due persone: un cittadino di origini romene, classe 1970 e un ragazzo italiano, entrambi sedicenti ad un primo controllo. Terminati gli accertamenti di rito, il 52enne romeno, è risultato irregolare ed è stato posto a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia che ha emesso nei suoi confronti un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale da eseguirsi entro il termine di 30 giorni, pena la notifica di un nuovo provvedimento e accompagnamento coattivo alla frontiera. Le verifiche e i controlli che la Questura di Perugia dedica agli stabili in disuso e in stato di abbandono, permette di contenere il dilagare del degrado urbano e della microcriminalità, impedendo a spacciatori e personaggi dediti ad attività criminali di trovare riparo all’interno di edifici non abitati dove poter organizzare le proprie attività illecite. Il servizio specifico realizzato ha visto anche l’esecuzione di 5 posti di controllo attraverso i quali sono stati monitorati 45 veicoli e 95 persone, fra cui 12 pregiudicati.