rubano macchinario in un'azienda agricola
Nelle primissime ore della mattina la Polizia di Stato della Questura di Pavia ha tratto in arresto per il reato di furto aggravato in concorso, un uomo, K.L , di anni trentatre di Mortara (PV), pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e una donna, D.F., di anni 31 di Milano, con precedenti di polizia, entrambi residenti in Vidigulfo (PV).
Nella nottata gli agenti della Squadra Volante, che pattugliavano una zona isolata in località Ca della terra, durante il regolare servizio di controllo del territorio, notavano un furgone cassonato aperto, marca "Iveco", fermo nei pressi dell'ingresso carraio di un' azienda agricola.
Alla vista della pattuglia, il furgone, ripartiva immediatamente a forte velocità, in direzione di fuga verso il comune limitrofo di S. Alessio con Vialone.
La pattuglia si lanciava all'inseguimento e contemporaneamente allertava la sala operativa, chiedendo l'ausilio di un'altra volante che li raggiungeva tempestivamente.
Le due squadre, dopo una tortuosa rincorsa, riuscivano a bloccare il mezzo in località Due Porte del comune di San Genesio ed Uniti, in via per Lardirago .
Immediatamente gli agenti si avvicinavano al furgone, impedendo qualunque tentativo di fuga ai due passeggeri e procedevano al controllo del conducente e della compagna. Entrambi apparivano visibilmente nervosi ed agitati e presentavano delle vistose macchie di fango sugli indumenti che emanavano un forte odore di gasolio. I due non erano in grado di giustificare la loro presenza nei pressi dell'ingresso dell'azienda agricola e fornivano più versioni in contrasto fra loro. Nella circostanza si notava nel cassone di carico del mezzo la presenza di un generatore di corrente elettrica alimentato a diesel/motosaldatrice , con le ruote e parte del motore sporche di fango umido ed il serbatoio presentava una fuoriuscita di carburante, di cui gli stessi non erano in grado motivarne il possesso.
Prontamente gli operatori raggiungevano l'azienda agricola dove avevano individuato i due fuggitivi e contattavano il proprietario . Insieme, ispezionavano i locali dell'azienda, appurando che il macchinario sopra descritto era stato appena asportato dal deposito dell'azienda agricola.
Inoltre veniva accertato che era stato infranto il vetro della porta di ingresso del deposito, dove era custodito il generatore, in modo tale da poter azionare il chiavistello di apertura dall'esterno e quindi introdursi.
In base a quanto sopra constatato ed in considerazione delle condizioni degli indumenti della coppia si poteva evincere che i due si erano introdotti furtivamente nell'area , impossessandosi del macchinario ritrovato nel loro furgone.
Pertanto, i due venivano tratti in arresto in flagranza del reato di furto aggravato in concorso.
Inoltre, dai controlli effettuati, emergeva che l'uomo aveva a carico un provvedimento di revoca della patente di guida emesso dal Prefetto di Pavia .
Lo stesso veniva altresì indagato per guida senza patente e per guida senza la prevista copertura di copertura assicurativa del mezzo, di cui risultava sprovvisto, con contestuale fermo amministrativo dell'autocarro; mentre alla donna, intestataria del furgone, veniva contestato l'incauto affidamento.
In data odierna, a seguito del processo per direttissima, la locale Autorità Giudiziaria convalidava gli arresti, comminando per l'uomo la pena di un anno e dieci mesi, da scontare agli arresti domiciliari e per la donna, la pena di dodici mesi, sospesa.
Il titolare dell'azienda agricola sporgeva denuncia del furto del macchinario, per un valore di mercato di circa millecinquecento euro e, il generatore asportato, gli veniva contestualmente restituito.