Intercettato mentre stava mettendo in atto il gesto disperato
La Polizia di Stato di Pavia è intervenuta nel centro cittadino, riuscendo a rintracciare tempestivamente un giovane professionista che si era allontanato e stava mettendo in atto il suo gesto suicida.
L'operazione è scattata a seguito di una segnalazione alla linea 113 di una probabile azione suicida presso gli stabili adiacenti il Policlinico della città, da parte del titolare di una ditta di Servizi .
Due equipaggi di volante si dirigevano immediatamente sul luogo indicato, dove veniva effettuato uno scrupoloso controllo della struttura, senza trovare il segnalato.
Sul posto apprendevano dalla convivente dei suoi fondati timori sulle intenzioni suicide imminenti dell'uomo, avvallati anche dal personale medico che lo aveva in cura .
La stessa forniva l'utenza telefonica del convivente che però risultava spenta e non rintracciabile neanche tramite tracciamento delle celle telefoniche.
Veniva quindi contattata la ex moglie dell'uomo, dalla quale si apprendeva che aveva trascorso il pomeriggio in una località in provincia di Cuneo dove si era congedato dal fratello, asserendo che avrebbe fatto rientro a Pavia. La donna dava indicazioni anche del modello dell'auto sulla quale viaggiava e del al percorso solitamente utilizzato per rientrare in città.
Pertanto l'equipaggio della volante si posizionava all'uscita del casello autostradale che si trovava nel percorso indicato, situato all'ingresso della città .
Poche ore dopo, notava transitare l'auto con alla guida l'uomo, che veniva seguita a distanza fino a Pavia e raggiunta proprio in prossimità del luogo segnalato in precedenza .
A bordo , gli operatori individuavano il segnalato che appariva visibilmente dimesso ed iniziava subito a manifestare il suo malessere, dichiarando di trovarsi in uno stato d'animo particolarmente depresso da alcuni giorni a causa di vari problemi dovuti all'ambito lavorativo, familiare e di salute.
Lo stesso, chiedeva più volte agli operanti di poter accedere da solo ai sotterranei dell'adiacente nosocomio lasciando intendere le sue intenzioni suicide.
Pertanto veniva richiesto l'intervento sul posto di personale sanitario che provvedeva a trasportare con l'autolettiga, e dopo molta insistenza, l'uomo presso il pronto soccorso del locale policlinico, dove veniva poi disposto il ricovero presso la struttura .
Dal controllo dello zainetto che l'uomo aveva con sé, si rinveniva una corda in nylon di circa cinque metri con un' estremità annodata a "cappio" inoltre, su indicazione e autorizzazione dello stesso, si rinveniva all'interno di una borsa custodita nell'ufficio una confezione contenente cinque fialette di "potassio cloruro" verosimilmente custoditi per utilizzarli nel suo intento suicida.