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VOGHERA- DENUNCIATO LADRO E TITOLARE DI UN ESERCIZIO COMPRO ORO

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FURTO IN ABITAZIONE

La Polizia di Stato di Voghera, ha denunciato un giovane B.L., di anni 24, per furto aggravato continuato e la titolare di un esercizio di compro oro per i reati di ricettazione, falso ideologico commesso da privato innanzi a pubblico ufficiale e falso in registri soggetti a controllo dell'Autorità Amministrativa con conseguente sanzione amministrativa da parte dell'Ufficio di Polizia Amministrativa del Commissariato di Voghera che ne ha accertato la violazione.

Le immediate indagini, accurata e meticolose, scattate a seguito della denuncia di una signora Vogherese per il furto di numerosi oggetti preziosi in oro, per un valore complessivo di oltre Euro 10.000,00., consentivano agli uomini dell'Ufficio Volanti del Commissariato di Voghera, di scoprirne gli autori e denunciarli.

Nella circostanza, la donna precisava di non aver notato segni di effrazione e, poiché da qualche giorno stava ospitando presso la propria abitazione un amico della propria figlia proveniente dalla Sardegna, non poteva escludere il coinvolgimento di quel giovane.

Poiché il giovane amico ormai era prossimo al viaggio di ritorno in Sardegna, gli uomini della squadra Volanti del Commissariato di Voghera decidevano di intervenire immediatamente. Svolti gli accertamenti sull'identità, il giovane, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di un di oltre 2.000 Euro in contanti ed oggetti high tek (computer portatile, smartphone) oltre ad abbigliamento di marca per la somma complessiva di oltre 3.000 Euro acquistato nei giorni precedenti.

Gli investigatori appuravano che i preziosi trafugati dalla casa dei genitori della ragazza erano stati sottratti in due fasi e venduti ad un esercizio di compro oro locale.

Per legge, i titolari di esercizi compro oro debbono mantenere disponibili gli oggetti acquistati per almeno 10 giorni prima di poterli fondere. In questo caso, per eludere tale obbligo, gli stessi hanno falsificato sia l'entità degli oggetti acquistati (indicando una quantità molta inferiore), sia la data dell'operazione, anticipandola per poter provvedere all'immediata fusione dei monili.

Il titolare tentava di giustificarsi confermando la data della vendita e l'entità degli oggetti registrati, ma l'indagine sul vettore utilizzato per lo spostamento del giovane sardo contraddicendo le dichiarazioni rese falsamente dall'esercente.
19/06/2013

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