SQUADRA VOLANTE
La Polizia di Stato di Voghera, ha denunciato due cittadini Kossovari, Z.A. di anni 45 e S.I. di anni 47, pluripregiudicati per numerosi reati contro il patrimonio e irregolari sul territorio, resisi responsabili di un furto aggravato ai danni di due turisti stranieri in viaggio nelle vicinanze di Voghera.
Grazie ad accurata e meticolosa indagine di Polizia Giudiziaria condotta dagli uomini della Squadra Volante del Commissariato di Voghera, con la collaborazione di diverse Questure del nord Italia, è stato possibile individuare una banda di cittadini Kosovari ,specializzata in furti negli aereoporti e nelle aree di servizio autostradali, e arrestarne due dei tre componenti.Nella fattispecie, una coppia proveniente dalla Russia veniva derubata di alcuni bagagli riposti sul sedile posteriore della loro auto, durante una sosta all'autogrill di Dorno sull'autostrada A/7., in provincia di Pavia.
Ignari che dei malfattori li stavano controllando e gli avevano forato i due pneumatici posteriori, i due ripartivano in direzione di Genova. Giunti nelle vicinanze del casello autostradale di Casei si trovavano costretti a fermarsi e richiedere un carro soccorso per essere trasportati da un gommista per la riparazione dei pneumatici. Durante l'attesa, si fermavano tre cittadini stranieri a bordo di un'autovettura con targa tedesca che, con la scusa di aiutarli, mentre uno di loro li distraeva, si impossessavano dei bagagli riposti sul sedile posteriore, dandosi poi alla fuga.La coppia, quindi, sporgeva denuncia dell'accaduto Commissariato di P.S. di Voghera, fornendo contestualmente una serie di filmati ripresi con una webcam, installata a bordo del veicolo, con la quale il turista russo aveva ripreso tutte le fasi del furto da loro subito.
Prendendo spunto dai filmati e dal numero di targa del veicolo, benché quest'ultima palesemente artefatta, gli investigatori del Commissariato, riuscivano a scoprire l'identità di due dei tre malfattori, appartenenti a una banda di cittadini Kosovari, specializzati in furti ai danni di turisti.
Le vittime predilette della banda erano quasi sempre cittadini stranieri i quali, per problemi di lingua, difficilmente riuscivano poi a descrivere in modo adeguato i malfattori e a volte, non denunciavano i furti subiti.
I due nell'ambito delle indagini svolte dalla squadra di Polizia Giudiziaria dell'aeroporto di Venezia, venivano tratti in arresto e reclusi preso la casa circondariale di Venezia.