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badante denunciata per maltrattamenti, lesioni e abbandono di disabile

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operazione Squadra Mobile

La Polizia di stato di Pavia ha dato esecuzione ad una misura cautelare personale a carico di una cittadina ucraina cinquantenne responsabile di lesioni, maltrattamenti ed abbandono di persona disabile ai danni di una donna affetta da grave handicap fisico. L'indagine della Squadra Mobile, avviata da alcuni mesi a seguito di segnalazioni di persone vicine alla vittima, consentiva di accertare che la donna era stata regolarmente assunta come badante da una signora italiana di anni 45 invalida al 100% e pertanto totalmente incapace di provvedere a se stessa. Dagli accertamenti svolti, si rilevavano modi di accudimento qualificati come veri maltrattamenti fisici e morali . La disabile infatti veniva costretta a mantenersi in posizione eretta nonostante il suo oggettivo impedimento fisico, fatto questo che sarebbe stato anche causa di una caduta con conseguente lesione al capo oppure che la badante, a causa della tendenza dalla donna ad accasciarsi su di un lato, era solita riportarla in posizione afferrandola per una guancia fino a provocarle vistose tumefazioni. Addirittura emergeva che la badante, nella convinzione che l'invalida potesse mantenere la posizione eretta la "pungolava" con degli aghi o la sottoponeva a "punizioni" se disturbata durante la notte. La stessa inoltre, nonostante le sue condizioni di totale infermità, veniva sistematicamente lasciata sola in casa o presso un vicino bar dalla badante che, in questo modo, svolgeva altre attività Dal controllo dell'abitazione della disabile emergeva uno stato igienico sanitario al limite della tolleranza che si ripercuoteva anche sulla disabile ; inoltre sul suo corpo si riscontravano diversi lividi sulle braccia ed avambracci verosimilmente riconducibili ai violenti strattonamenti. Significative dell'indole violenta della badante risultavano poi alcune condotte mortificanti e vessatorie come ad esempio abbandonare nelle discese in caduta libera la carrozzina su cui era adagiata l'invalida, per essere ripresa all'ultimo momento oppure altre sulla sua persona, ancora più umilianti che le procuravano piaghe da decubito nonché grave umiliazione. Sulla base di tale pesante quadro accusatorio la locale Autorità Giudiziaria emettendo a carico della cittadina ucraina, misura cautelare coercitiva per i reati di maltrattamenti, lesioni ed abbandono di persona incapace, con divieto assoluto di avvicinarsi alla vittima.
29/03/2012

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