E' stato convalidato l’arresto operato domenica scorsa dalla Polizia di Stato, di un uomo che aveva creato gravi turbative presso l’ospedale di Vigevano.
L’Autorità Giudiziaria, che ha disposto anche la custodia cautelare in carcere con l’osservazione psichiatrica del quarantaduenne, regolare sul territorio nazionale, ha riconosciuto infatti la gravità dei reati commessi dal sopracitato, dopo che questi veniva sorpreso dagli agenti del Commissariato di Vigevano nella mattinata del 12 marzo, intorno alle ore 06.40, all’interno del Pronto soccorso dell’Ospedale cittadino. Qui le Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza erano intervenute in seguito alle segnalazioni di un soggetto che stava danneggiando i locali del nosocomio, avendo divelto il vetro del triage con un totem della sala d’attesa e minacciato i pazienti ed il personale sanitario presente.
Sul posto gli operatori della Polizia di Stato trovavano l’uomo ancora asserragliato all’interno del pronto soccorso, con un paio di forbici in mano, con le quali opponeva resistenza, minacciandoli.
Dopo svariati tentativi di convincere il soggetto a deporre le forbici, che brandiva come un pugnale, si rendeva necessario l’uso dell’arma ad impulsi elettrici (Taser) con la quale l’operatore attingeva parzialmente il soggetto, senza riuscire però pienamente nell’intento.
Solo un intervento più incisivo faceva depositare le forbici che l’uomo brandiva, permettendo la messa in sicurezza della persona che, anche durante le fasi dell’arresto, dimenandosi, causava escoriazioni agli operanti.
La pericolosità dell’uomo, del resto, si era già manifestata la sera di sabato, a Mortara, col danneggiamento dell’abitazione di una vicina di casa, a seguito di una lite per motivi futili.
Nell’occasione, in evidente stato confusionale, lo stesso era già stato trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vigevano, dove però si era tranquillizzato; ma, il mattino seguente, l’epilogo, con la devastazione del Pronto Soccorso che è stato, per ore, reso inagibile se non per le emergenze.
Nell’occorso anche un infermiere rimaneva contuso, mentre la vicenda ai presenti recava molto spavento.
Convalidato l’arresto operato domenica scorsa dalla Polizia di Stato, di un uomo che aveva creato gravi turbative presso l’ospedale di Vigevano.
L’Autorità Giudiziaria, che ha disposto anche la custodia cautelare in carcere con l’osservazione psichiatrica del quarantaduenne, regolare sul territorio nazionale, ha riconosciuto infatti la gravità dei reati commessi dal sopracitato, dopo che questi veniva sorpreso dagli agenti del Commissariato di Vigevano nella mattinata del 12 marzo, intorno alle ore 06.40, all’interno del Pronto soccorso dell’Ospedale cittadino. Qui le Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza erano intervenute in seguito alle segnalazioni di un soggetto che stava danneggiando i locali del nosocomio, avendo divelto il vetro del triage con un totem della sala d’attesa e minacciato i pazienti ed il personale sanitario presente.
Sul posto gli operatori della Polizia di Stato trovavano l’uomo ancora asserragliato all’interno del pronto soccorso, con un paio di forbici in mano, con le quali opponeva resistenza, minacciandoli.
Dopo svariati tentativi di convincere il soggetto a deporre le forbici, che brandiva come un pugnale, si rendeva necessario l’uso dell’arma ad impulsi elettrici (Taser) con la quale l’operatore attingeva parzialmente il soggetto, senza riuscire però pienamente nell’intento.
Solo un intervento più incisivo faceva depositare le forbici che l’uomo brandiva, permettendo la messa in sicurezza della persona che, anche durante le fasi dell’arresto, dimenandosi, causava escoriazioni agli operanti.
La pericolosità dell’uomo, del resto, si era già manifestata la sera di sabato, a Mortara, col danneggiamento dell’abitazione di una vicina di casa, a seguito di una lite per motivi futili.
Nell’occasione, in evidente stato confusionale, lo stesso era già stato trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vigevano, dove però si era tranquillizzato; ma, il mattino seguente, l’epilogo, con la devastazione del Pronto Soccorso che è stato, per ore, reso inagibile se non per le emergenze.
Nell’occorso anche un infermiere rimaneva contuso, mentre la vicenda ai presenti recava molto spavento.