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Truffa all'esame per la patente - Scoperto dagli agenti in borghese

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Nella giornata di ieri la Polizia di Stato di Pavia ha denunciato in stato di libertà un cittadino egiziano per aver falsamente sostenuto l’esame per il conseguimento della patente. 

Nei giorni scorsi alla Squadra Mobile della Questura era pervenuta una segnalazione da parte di una scuola guida della Provincia in merito ad un iscritto, che avrebbe dovuto sostenere la prova teorica per il conseguimento della patente di guida nella giornata di ieri presso la motorizzazione di Pavia.

Nello specifico, il personale della scuola guida si era insospettito per il fatto che l’uomo, pur avendo dichiarato di non comprendere bene la lingua italiana, aveva insistito per sostenere l’esame dopo appena un mese dall’iscrizione e senza aver mai frequentato alcuna lezione.

Appresa la notizia, è stato predisposto un servizio con personale della “Sezione reati contro il patrimonio e la p.a.” della Squadra Mobile che si è recato nella mattinata di ieri presso la motorizzazione.

Individuato il candidato segnalato, uno degli Agenti si è seduto alle sue spalle, fingendo di essere un candidato e di dover sostenere l’esame. Questo gli ha consentito di notare che il sospettato, un attimo prima di indossare le cuffie fornite dalla motorizzazione per la traduzione delle domande in lingua madre per i candidati stranieri, ha inserito repentinamente nell’orecchio destro un piccolo oggetto.

Al termine dell’esame, risultato superato positivamente dall’uomo con un solo errore, gli operanti sono intervenuti identificando l’uomo e sottoponendolo a perquisizione personale. L’attività ha consentito di rinvenire un telefono cellulare occultato tra i pantaloni all’altezza della cintola; l’oggetto inserito nell’orecchio poco prima dell’esame era, invece, un auricolare bluetooth.

Dagli accertamenti è emerso che l’uomo con il proprio telefono cellulare occultato era in contatto con un complice che tramite l’auricolare bluetooth sentiva le domande e gli forniva le risposte corrette.

Per tali motivi, l’uomo, cittadino egiziano di 40 anni, incensurato, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi della legge 19 aprile 1925 nr. 475 in materia di “falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici, titoli e dignità pubbliche”.

Sono in corso ulteriori indagini da parte della Squadra Mobile al fine di risalire ai complici.


26/11/2020

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