Avevano destato sospetti, aggirandosi all’interno di un’area condominiale, del centro di Pavia, due ventitreenni arrestati dalla Volante della Polizia di Stato per furto in abitazione e per violenza e resistenza a P.U..
Erano da poco passate le 19:45, quando giungevano, alla Centrale Operativa della Polizia di Stato, diverse richieste di intervento da parte dei residenti del condominio che riferivano della presenza di persone sospette e di una macchina sulla sede stradale con all’interno una persona che sembrava in attesa.
Prontamente, un equipaggio della Polizia di Stato, in servizio di controllo del territorio, si portava sul posto ma l’autovettura segnalata si allontanava subito ad elevata velocità.
Ne seguiva un inseguimento che si concludeva dopo alcuni chilometri grazie alla perizia di guida degli operanti.
Il conducente era infatti costretto ad arrestare la marcia del veicolo ma nonostante ciò riusciva a guadagnarsi la fuga a piedi, anche se inseguito da presso dagli agenti.
Al contempo, un altro equipaggio della Polizia di Stato si portava nei pressi dell’abitazione dove notava due persone sospette nei paraggi.
Le due persone, alla vista degli Agenti, si allontanavano frettolosamente ma venivano prontamente fermate dagli operanti.
Entrambe si mostravano insofferenti al controllo e fornivano versioni contrastanti circa la loro presenza a Pavia, esibendo documenti che indicavano una residenza diversa.
In considerazione delle evidenze emerse, riguardanti anche la descrizione e l’abbigliamento indicato dai cittadini che avevano allertato l’utenza 112NUE, gli Agenti procedevano alla perquisizione personale che dava esito positivo in quanto i soggetti venivano trovati in possesso di diversi beni, rivelatisi precedentemente sottratti dall’abitazione e poi successivamente restituiti ai legittimi proprietari.
A seguito di ulteriore sopralluogo nei pressi dell’abitazione, gli Agenti riuscivano a rinvenire, occultati all’interno di due grosse buste, ulteriori beni sottratti nell’abitazione, il cui valore commerciale complessivo ammontava a circa 8.000,00 €. Anche questi beni venivano poi immediatamente restituiti ai legittimi proprietari.
Gli autori del reato, una volta accompagnati in Questura per l’identificazione, all’interno degli uffici di Polizia, tentavano di attingere gli operanti con diversi calci. Uno dei due, inoltre, colpiva ripetutamente il muro di un ufficio danneggiandolo.
Riportati alla calma e terminate le formalità di rito, i soggetti venivano tratti in arresto e condotti presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima. In data odierna al termine dell’udienza, veniva convalidato l’arresto e i soggetti venivano sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora.
Le condotte degli arrestati, non nuovi a condotte contrarie alla legge, sono al vaglio della Divisione Anticrimine della Questura di Pavia per l’adozione di una adeguata misura di prevenzione da porre a carico dei soggetti.