Lo scorso 21 novembre durante i normali controlli dei soggetti sottoposti a misure restrittive domiciliari personale della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Vigevano, si recava presso l’abitazione di un 19enne, vigevanese, ristretto per aver commesso reati in materia di stupefacenti.
Gli Agenti del Commissariato, anche grazie all’attenta attività di controllo e monitoraggio del territorio, avendo sentore di un mancato ravvedimento del giovane e di una possibile persistenza nelle condotte illecite già sperimentate, riuscivano a sorprenderlo all’interno dell’abitazione, ove vive con la famiglia, nella propria stanza da letto, mentre stava preparando dosi di stupefacente destinate allo smercio.
Sulla scrivania venivano rinvenuti diversi involucri contenenti cocaina, oltre ad un bilancino elettronico e ad un rotolo di pellicola di cellophane uguale a quella degli involucri con la droga già preparati. Su di un tavolo vi era pure dell’altra cocaina in forma solida sfusa.
Nel corso della perquisizione conseguentemente condotta di iniziativa a norma di legge nell’abitazione, era rinvenuta altra cocaina, nonché un barattolo contenente marijuana.
Complessivamente sono stati sequestrati gr. 26,71 di cocaina e gr. 5.20 di marijuana ed il giovane, già sottoposto a misura cautelare, dovrà rispondere ancora una volta del reato di detenzione ai fini di spaccio.
L’episodio può ritenersi emblematico di un nuovo modus operandi osservato nello spaccio di stupefacenti durante il lockdown che ha visto le abitazioni degli spacciatori come luoghi di consegna delle sostanze, dopo consegne di denaro delocalizzate per sfuggire ai controlli di polizia.