L’attività della Divisione Anticrimine della Questura di Parma è stata notevolmente intensificata nel decorso mese di giugno, con un incremento del numero dei provvedimenti finalizzati alla prevenzione dei reati e delle condotte socialmente pericolose sul territorio.
In particolare nel mese di giugno sono stati adottati ben 12 avvisi orali e 2 fogli di via, questi ultimi a due soggetti extracomunitari resisi responsabili di condotte che avevano destato un certo allarme sociale.
Nel primo caso è stata disposta la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Parma per tre anni nei confronti di un cittadino senegalese, 19enne, resosi responsabile di un tentativo di furto di un orologio insieme ad un complice ai danni di un negoziante del centro cittadino. Nell’occasione il 19enne aveva fatto da “palo” mentre il suo complice, armato di una forbicina, aveva tentato di rubare l’orologio da un espositore.
Vistisi scoperti i due avevano tentato di darsi alla fuga, ma erano stati subito bloccati dalla volante allertata dal negoziante e tempestivamente intervenuta.
Il 19enne, compiutamente identificato, annovera numerose segnalazioni di polizia anche per il reato di furto. Inoltre dagli accertamenti svolti è emerso che lo stesso è solito intrattenere rapporti con persone pregiudicate. Pertanto, sussistendo i presupposti normativi per l’applicazione della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Parma, il Questore ha emesso il relativo provvedimento di allontanamento dal Comune per la durata di anni tre.
Un altro provvedimento di divieto di ritornare nel Comune di Parma è stato adottato nei confronti di un 22enne cittadino italiano, ma di origini nordafricane, residente fuori provincia, che, nella serata del 2 giugno scorso, ha prima cercato di rapinare un ragazzo italiano, sottraendogli il cellulare e colpendolo con uno schiaffo, e poi, nel corso della stessa serata, ha preso parte ad una lite in Piazzale della Pace, nata per futili motivi, e culminata con il lancio di bottiglie.
In quest’ultima occasione il 22enne era stato riconosciuto da alcuni testimoni, presenti in pronto soccorso, dove tutti i soggetti coinvolti nella lite erano giunti per ricevere le cure del caso.
Anche per lui è scattato il divieto di fare rientro nel Comune di Parma per due anni.