Ieri sera, alle ore 23 circa il personale delle Volanti della Questura su disposizione della Centrale Operativa 113 è intervenuto in via Marmolada e ha tratto in arresto un ventunenne senegalese per il reato di rapina impropria.
La volante giunta immediatamente sul posto, ha preso contatti con il richiedente, un 24enne indiano allo scopo di ricostruire i fatti. La vittima ha riferito di essere un rider e di lavorare per una nota ditta di servizi di asporto. Mentre si trovava a lavoro in sella alla sua bicicletta insieme ad un collega in zona Via Trento, e’ stato avvicinato da un uomo di colore, che con una mossa fulminea gli ha strappato il telefono cellulare dalla mano. La vittima ha reagito prontamente afferrando l’uomo per la giacca nel tentativo di riprendersi il proprio telefono. L’autore del furto, allo scopo di guadagnarsi la fuga ha afferrato la vittima per il collo e lo ha colpito con calci e pugni, riuscendo alla fine nel suo intento.
I due riders hanno rincorso l’uomo senza mai perderlo di vista e una volta raggiunto lo hanno trovato nascosto tra le auto in sosta.
Nel frattempo i poliziotti intervenuti, hanno invitato il testimone un 29enne indiano, a far squillare il telefono della vittima per poterlo ritrovare. Il telefono cellulare è stato ritrovato sotto un’auto in sosta dove l’autore della rapina si era nascosto in precedenza, e dove lo aveva lasciato con l’intento di disfarsene per recuperarlo poi in un secondo momento.
Il telefono cellulare è stato riconsegnato al proprietario.
Il ventiduenne, portato in Questura è stato sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici da parte del personale della Polizia Scientifica ed è stato identificato per un cittadino senegalese 22enne, irregolare sul territorio nazionale gravato da precedenti di polizia. Al termine dell’attività di identificazione, l’uomo è stato tratto in arresto per il reato di rapina impropria, a seguito della denuncia sporta dalla vittima. Su disposizione della locale A.G. lo stesso e stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa del rito direttissimo.