Nella giornata del 14.07.2021, il personale dell’UPGSP della Questura di Parma -in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna – ha tratto in arresto un ventiquattrenne nigeriano, latitante dallo scorso gennaio.
L’intervento si è sviluppato in un modo pressoché insolito.
Il latitante, dopo aver smarrito i propri documenti, si è recato in Questura al fine di denunciarne lo smarrimento.
Il personale preposto all’acquisizione delle denunce - verificando mediante le banche dati in uso alle Forze di Polizia il nominativo del denunciante - ha constatato l’assoluta pericolosità del soggetto, visto che sullo stesso pendeva una condanna definitiva a sette anni di reclusione.
Il nigeriano, infatti, si è reso autore di reati gravissimi contro la persona, tra cui prostituzione minorile e tratta e commercio di schiavi, commessi nel 2017.
Nonostante la gravità dei reati e la definitività della sentenza, la condanna era rimasta ineseguita a causa dell’irreperibilità del soggetto, ricercato dalle Forze dell’Ordine in tutto il Territorio Nazionale.
Proprio lo scorso martedì, il latitante si è ingenuamente consegnato agli organi di Polizia, denunciando alla stregua di un comune cittadino lo smarrimento dei propri effetti personali.
Pertanto - acclarata la sua identità mediante fotosegnalamento - il soggetto è stato immediatamente tratto in arresto e associato all’istituto penitenziario di via Burla.