Arrestata dalla Polizia di Stato giovane donna italiana per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio. Denunciata per tentata truffa e sostituzione di persona
Sul posto il personale prendeva contatti con gli addetti al punto vendita, i quali, indicando una giovane donna classe 1985, riferivano che la sua effige era stata riconosciuta come quella di una donna che già in altri punti vendita aveva tentato analoghe truffe, presentando documenti del tutto identici, ma con generalità diverse.
Gli agenti pertanto sottoponevano la donna a controllo, appurando che la stessa era effettivamente in possesso di una carta di identità ad un primo esame genuina, ma che presentava alcune peculiarità tali da ingenerare il legittimo sospetto della sua falsità. Incalzata dalle domande degli agenti la rea confessava le sue vere generalità, mostrando questa volta la sua vera carta di identità.
Dopo gli accertamenti del caso sul documento speso, anche mediante accertamenti nel comune di emissione, si appurava la sua effettiva contraffazione e la donna veniva pertanto tratta in arresto.
Della misura veniva data immediata comunicazione al Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, il quale disponeva la permanenza della donna presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima.
La malvivente, che sarà giudicata in data odierna, veniva inoltre denunciata in stato di libertà per i reati di tentata truffa e sostituzione di persona.
La donna, residente ad Assisi, venuta a Parma solo per delinquere e cercare di trarre profitto dalla commissione di truffe, è stata altresì sanzionata per aver violato la normativa anti-covid, in particolare per essersi spostata dal suo comune di residenza per il solo motivo di commettere reati.