Durante il primo intervento, una pattuglia della locale Squadra Volanti notava nei pressi di barriera Bixio un giovane straniero che con insistenza tentava di vendere merce ad un cittadino. Il personale decideva pertanto di sottoporre a controllo il soggetto, generalizzandolo presso i locali della Questura per M.M., cittadino senegalese classe ‘77, solo dopo una breve e vana fuga dello stesso.
Si accertava inoltre che il soggetto presentava documentazione di soggiorno scaduta e nei suoi confronti, oltre alla denuncia per resistenza a P.U. e per rifiuto di fornire le proprie generalità venivano avviate le pratiche amministrative legate all’espulsione. Inoltre, in ragione delle circostanze del controllo si procedeva con l’ausilio della polizia locale al sequestro della merce abusivamente commerciata ed a notificare nei suoi confronti un ordine di allontanamento dal centro cittadino finalizzato al c.d. daspo urbano .
Provvedimento, quest’ultimo, che rientra tra quelle misure che può adottare il Questore, in qualità di autorità Provinciale di pubblica sicurezza, volto a prevenire condotte criminose. Tipologia di provvedimento che si inscrive nella più ampia generalità dei provvedimenti di prevenzione, tra cui proprio quelli di natura patrimoniale di cui si è parlato qualche giorno fa ed adottati nei confronti di un noto “imprenditore”.
Il secondo intervento riguarda invece un intervento repressivo, che ha portato la Polzia di Stato a dichiarare, nella giornata di ieri, in stato di arresto X.M., cittadino albanese classe 1992, già destinatario di rimpatrio coatto nell’aprile del 2019.
L’uomo, rintracciato da personale della polizia di Stato in un albergo cittadino, è stato tratto in arresto per il reato di rientro illegale sul territorio italiano ed è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per il processo per direttissima.
Prosegue l’impegno della Polizia di Stato a 360 gradi, mettendo in campo tutte le misure che prevede la legge.