I fatti, accaduti nella giornata di sabato 12.12.2020, traggono origine da una chiamata, ricevuta dalla Sala Operativa della Polizia di Stato per mezzo della linea di emergenza 113, nella quale una donna chiedeva soccorso poiché era stata vittima di furto della propria borsetta.
La persona offesa riferiva che, mentre si trovava in sosta nel parcheggio scambiatore Nord, veniva avvicinata da una giovanissima ragazza la quale, senza dare adito a sospetti e con fare disinvolto, chiedeva indicazioni per recarsi all’esercizio commerciale Pittarosso.
Mentre la malcapitata gentilmente forniva le indicazioni, un complice si avvicinava di soppiatto all’autovettura e senza essere visto sottraeva la borsa della donna lasciata sul sedile anteriore.
La vittima tuttavia dopo pochi istanti si accorgeva della sottrazione e chiedeva aiuto ad alcuni soggetti che si trovavano nelle vicinanze, uno dei quali riusciva anche ad effettuare una rapida ripresa dell’azione delittuosa con il proprio smartphone.
Mentre i due malviventi si davano a rapida fuga, raggiungendo una terza complice su di un’auto parcheggiata a poca distanza, i presenti riuscivano a segnalare alle Forze di Polizia la targa ed il modello della vettura della quale venivano diramate le ricerche.
Le pattuglie della Polizia di Stato, già vicine al luogo da cui perveniva la segnalazione, intercettavano i malviventi lungo via Europa, intimando agli stessi l’Alt e bloccando l’auto per prevenirne la fuga.
A bordo venivano controllati tre soggetti, poco più che ventenni, identificati per due donne ed un uomo di nazionalità italiana, di etnia Rom e provenienti dalla provincia di Reggio-Emilia. Nei loro confronti scattava una perquisizione che permetteva il rinvenimento di tutti gli effetti personali della derubata.
Indosso ai tre venivano inoltre individuati due “jammers” piccoli attrezzi elettronici che permettono di disturbare le frequenze radio, spesso utilizzati per prevenire la chiusura delle porte delle autovetture da parte dei legittimi proprietari, lasciando i veicoli aperti ed a disposizione dei malviventi per il furto.
I tre, l’uomo ventenne e le due donne rispettivamente una diciannovenne e una ventiduenne, due dei quali pregiudicati per reati analoghi, pertanto, previa comunicazione al Procuratore della Repubblica di turno venivano tratti in arresto e venivano trattenuti nelle celle di sicurezza della Questura per il procedimento per direttissima.
Venivano tuttavia ritenute esistenze delle esigenze cautelari e veniva disposta per le due donne la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza in Reggio Emilia, mentre per l’uomo è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.