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Pluripregiudicati rapinatori tratti in arresto: la Polizia di Stato ancora impegnata nella lotta alla microcriminalità

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La mattina del giorno 25 u.s. personale della Squadra Volante della Questura di Parma, in servizio di controllo del territorio, traeva in arresto due soggetti resisi responsabili del reato di rapina aggravata in concorso.

In particolare, a seguito dell’intervento disposto dalla locale Sala Operativa alle ore 07:25 gli Operatori si portavano in via Firenze a seguito della segnalazione di una patita rapina. Sul posto gli Agenti identificavano il richiedente, cittadino albanese senza fissa dimora, il quale riferiva che mentre percorreva la predetta via in sella alla propria bici notava due soggetti in strada, uno dei quali lo spingeva giù dalla bici facendolo rovinare a terra, mentre l’altro, assisteva attivamente al fatto. Quest’ultimo, portatosi nel frattempo all’altezza dell’abitazione, agli stessi abusivamente in uso, ed appartenente ad un noto pluripregiudicato attualmente in stato detentivo in via Burla, apriva la porta per permettere al complice di entrare con la bici appena sottratta ed ivi occultarla.

L’autore materiale del fatto, all’atto di interrompere la marcia della vittima per poi farla rovinare al suolo, lo minacciava esclamando testuali parole: “ti taglio la testa se parli”, il tutto accompagnato dal gesto del taglio della gola mimato con il pollice della propria mano.

Gesto poi rinnovato all’arrivo degli Operatori, quanto il cittadino albanese veniva interrogato su cosa fosse successo.

All’interno dell’abitazione gli Operatori rinvenivano la predetta bici e i due soggetti sopra nominati, riconosciuti dalla vittima quali autori della rapina appena subita.

Condotti presso gli Uffici della Questura, i correi, privi di qualsivoglia documento valido per l’identificazione, venivano identificati per KEITA Lamine e JAHATEH Bala, cittadini extracomunitari pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e contro la P.A., classi rispettivamente 1998 e 1994, e posti in stato di arresto per il reato di rapina aggravata in concorso. Il KEITA, in quanto irregolare sul territorio nazionale e destinatario di un Ordine del Questore di Parma di abbandonare il Territorio Nazionale, veniva altresì denunciato ai sensi dell’art. 14 co. 5 ter D.lgs. 286/1998. 

Al termine degli atti di rito, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria, i due venivano condotti presso la locale Casa Circondariale.

L’arresto dei due soggetti, l’ennesimo avvenuto nel quartiere S. Leonardo, si inscrive in un’importantissima attività svolta dalla Polizia di Stato, infatti, quest’attività, segue di pochi giorni gli arresti di DRAMMEH Alagie e quello di LEYE Ousmane, questi ultimi ad opera della Squadra Mobile.

DRAMMEH Alagie cittadino gambiano di anni 23 anni, il cui fermo è stato raccontato nel comunicato della scorsa domenica, ricordo che era stato posto in stato di fermo di indiziato di delitto, in quanto autore, in poco piu’ di 15 giorni, di quattro rapine, un furto con strappo, un furto ingente di occhiali in un negozio e di estorsione.

Il LEYE, invece, è un cittadino di origine senegalese che, lo scorso 13 agosto era stato sottoposto a Fermo d’Indiziato di delitto sempre da parte del personale della Sezione Antirapina della Squadra Mobile per due episodi di rapina, avvenuti uno lo stesso 13 agosto e l’altro il giorno precedente, ai danni di due signore di anni 68 e di anni 82 alle quali erano state strappate con violenza le collane in oro che indossavano.

Con l’aver assicurato alla giustizia i quattro stranieri, di cui 3 irregolari sul territorio nazionale, si ritiene di aver individuato i responsabili delle numerose rapine, avvenute nel corrente mese di agosto, commesse ai danni di persone che si trovavano a camminare per strada.


26/08/2020

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