Durante l’incontro Parma-Inter di sabato scorso, la Questura di Parma, ha predisposto un servizio di ordine e sicurezza pubblica teso a garantire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva predetta.
Nell’ambito di tale servizio, come di consueto, si inserisce anche l’attività investigativa della locale D.i.g.o.s., volta a garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni pubbliche, tra cui anche quelle di natura sportiva.
Il servizio svolto dalla D.i.g.o.s. è atto altresì a raccogliere ed elaborare gli elementi investigativi che consentano di individuare eventuali criticità in grado di alterare le regolari dinamiche del servizio di ordine pubblico, così da poter cogliere preventivamente eventuali segnali indicatori in questo senso e poter intervenire tempestivamente.
Pertanto, nel corso del servizio, a seguito di un’attività di monitoraggio, svolta anche nella fase concomitante all’evento sportivo, dall’osservazione delle telecamere, è stato possibile individuare un gruppo di soggetti che stazionava all’interno della curva Nord in modo sospetto: gli stessi, infatti, a differenza di tutta la tifoseria parmigiana presente, che partecipava in piedi ed attivamente per incitare la propria squadra, erano a prima vista poco partecipativi ed inoltre tutti si presentavano seduti e con il volto travisato.
Dopo una fase di osservazione dei predetti soggetti, si riteneva opportuno procedere ad un controllo più approfondito nei confronti degli stessi, che veniva compiuto al termine dell’incontro sportivo, durante la fase del deflusso. A seguito del controllo mirato su tre soggetti, si poteva appurare che due dei tre risultavano gravati da un provvedimento di daspo, tutt’ora in corso, mentre il terzo risultava gravato da un daspo ormai scaduto, e pertanto regolarmente presente alla manifestazione.
I due soggetti sopra descritti, entrambi catanesi, venivano pertanto accompagnati in Questura e tratti in arresto in flagranza, per il reato di cui all’art. 8 c.1bis della legge 401 del 1989.