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La Polizia di Stato identifica i 3 responsabili di una rapina commessa in stazione il 31 marzo: due arrestati ed il terzo irreperibile.

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Sq. Mobile Parma

Parma: La Il 01 aprile u.s., un giovane si recava presso la Questura, ove formalizzava la denuncia per una rapina subita  la sera prima nei pressi della Stazione ferroviaria.

In particolare il denunciante riferiva che verso le ore 2,00, mentre stava accedendo al vano scala che accede al parcheggio sotterraneo, veniva avvicinato da tre giovani, due dei quali a lui noti per averli visti in precedenza, pertanto si fermava ad interloquire con loro.

Dopo alcuni minuti di chiacchere la vittima si apprestava ad andarsene ma veniva bloccato dai tre ed uno di loro estraeva un coltello a serramanico, puntandoglielo alla gola.

Sempre sotto la minaccia del coltello gli sfilavano la giacca e gli facevano svuotare le tasche appropriandosi del denaro da questi avuto che ammontava ad 80,00 euro.

La vittima poi veniva costretta a rimanere sul posto mentre un componente del terzetto si allontanava per andare ad acquistare dello stupefacente coi soldi rapinati alla vittima.

Tornato sul posto con lo stupefacente, i tre iniziavano ad assumerlo e la vittima era costretta a rimanere sul posto per circa un’ora fino a che non riusciva a fuggire approfittando dello stato psicofisico dei tre.

I tre individui venivano descritti sommariamente per due soggetti africani con la carnagione nera di anni 25/30 circa, mentre il soggetto marocchino veniva descritto di anni 33 circa; tutti e tre vestiti di scuro e si esprimevano bene nella lingua italiana.

Gli investigatori della Sezione Antirapine, grazie alla notevole conoscenza dei “frequentatori” della stazione ferroviaria, subito riuscivano a dare un nome a due dei tre rapinatori poiché più volte indagati.

Immediatamente venivano acquisite tramite i colleghi della Polizia Ferroviaria le registrazioni delle telecamere di interesse investigativo.

La visione delle predette registrazioni, permetteva di confermare la dinamica dei fatti esposta dalla vittima, avere conferma che due dei tre rapinatori erano quelli già identificati dagli investigatori ed infine, di avere il volto del terzo rapinatore.

Anche il terzo rapinatore veniva ben presto identificato in quanto anch’esso già più volte controllato ed indagato per piccoli reati.

Venivano allestiti tre fascicoli fotografici composti da molteplici fotografie tra le quali venivano inserite quelle dei tre sospettati.

La vittima veniva convocata presso gli Uffici della squadra Mobile e dopo aver visionato i fascicoli fotografici in argomento riconosceva con assoluta certezza, nei tre sospettati, gli autori della rapina da lui subita.

Stante la molteplicità dei gravi indizi raccolti veniva trasmessa una informativa sia alla Procura della Repubblica di Parma che al Tribunale per i Minorenni di Bologna con la quale venivano indagati per i reati di Rapina aggravata in concorso, porto abusivo di oggetto atto ad offendere e sequestro di persona:

 

  • C. M. C. classe ’97;
  • K. H. classe ’84;
  • K.R.T.H. di anni 17.

 

In considerazione della gravità dei reati commessi, tenuto conto del fatto tutti e tre gli indagati sono pluripregiudicati, nullafacenti e senza fissa dimora, le A.G. interessate hanno emesso nei confronti degli indagati una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

I giorni scorsi gli investigatori della Sezione Antirapine sono riusciti a rintracciare K. H. che veniva arrestato in esecuzione alla misura restrittiva della libertà personale emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Parma e rinchiuso presso il carcere di via Burla.

Dopo alcuni giorni anche  K.R.T.H è stato rintracciato ed arrestato in esecuzione all’ordinanza emessa dal Tribunale per i minorenni di Bologna ed accompagnato presso la struttura restrittiva di Bologna.

CISSE Mohamed Cheriff si è, invece reso irreperibile, e si ritiene possa esser ritornato nel paese di origine.


23/06/2017

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