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Scippava le donne anziane a bordo del suo scooter: la Polizia di Stato arresta il responsabile.

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Scippo

 Alla fine del mese di settembre inizi ottobre scorso, sono stati perpetrati tre “scippi” ad opera di uno giovane in sella ad uno scooter color grigio ai danni di donne molto anziane:

il primo è stato perpetrato verso le ore 18,00 del 23 settembre 2016 in viale Mariotti, quando una 74enne veniva raggiunta da dietro ed affiancata da un giovane a bordo di uno scooter grigio che le strappava dal collo la sua collana in oro.

Il secondo è avvenuto nei pressi della chiesa di strada Sant’Eurosia da cui l’anziana vittima 80enne stava uscendo, prima di esser raggiunta alle spalle da un giovane in sella ad uno scooter grigio che le strappava la borsetta per poi fuggire lungo via Rossi. La vittima a causa della violenza dello strappo, cadeva a terra e veniva poi soccorsa dal marito che, essendosi attardato in chiesa, non ha assistito alla consumazione dell’evento delittuoso. La vittima, nella caduta riportava il danneggiamento dell’orologio da lei indossato nonché una escoriazione al gomito; Il malvivente, che veniva descritto dell’età di 19/20 anni e calzante un casco grigio, ha asportato la borsetta in pelle color marrone chiaro contenente portamonete, telefono cellulare, documenti e la somma di euro 250.

Il terzo episodio è avvenuto verso le ore 18,25 del 3 ottobre 2016, ancora una volta in strada Sant’Eurosia ed ancora una volta in danno di un’anziana donna (83enne), in uscita dalla vicina chiesa. Dalle parole della donna, gli investigatori della Squadra Mobile hanno ricostruito i concitati secondi della sua aggressione: dopo aver pregato, l’anziana usciva dalla Chiesa per raggiungere l’abitazione del fratello e, mentre si trovava ancora nel cortile della Chiesa, udiva il rumore di un motorino alle sue spalle e dopo pochi istanti si sentiva strattonare la spalla e tirare la borsetta che portava sulla spalla sinistra contenete tra e altre cose, la somma di 150 euro. L’anziana donna, a causa della violenza con cui le veniva tirata la borsa, cadeva rovinosamente a terra e, trasportata con urgenza presso il locale Pronto Soccorso, le veniva diagnosticata una frattura al bacino e veniva, poi, dimessa con una prognosi totale di 33 giorni.

Nel frattempo, le indagini degli investigatori dell’Antirapine erano già in moto ed avevano consentito di raccogliere utili elementi. Infatti, a seguito del secondo episodio, tramite il responsabile del servizio di Sicurezza del centro commerciale EUROSIA (non lontano al teatro degli eventi), si apprendeva che nel parcheggio sotterraneo era stata rinvenuta una borsa al cui interno vi erano i documenti dell’anziana vittima. Venivano acquisite le registrazioni delle telecamere di sicurezza che avevano ripreso lo scippatore giungere nel sotterraneo a bordo di uno scooter color grigio.

La svolta alle indagini è, però, giunta all’indomani dell’ultimo episodio quando è stato ascoltato, presso gli Uffici della Squadra Mobile, uno dei testimoni che aveva assistito ai fatti ed era riuscito a memorizzare il targhino dello scooter con cui lo scippatore aveva agito. Gli investigatori della Sezione Antirapine, dopo aver vagliato centinaia di targhe ed incrociato le stesse coi modelli di scooter, sono risaliti allo scooter giusto che risultava poi essere intestato ad un cittadino indiano.

Contattato ed interpellato riguardo al possesso dello scooter lo stesso riferiva di averlo prestato al nipote SINGH Lovejeet classe 1992.

SINGH Lovejeet veniva rintracciato ed accompagnato presso questi Uffici, unitamente allo scooter in suo possesso.

Alle contestazioni degli scippi oggetto d’indagine il SINGH inizialmente si dichiarava estraneo ai fatti per poi ammettere di averne commessi solamente due e coinvolgendo, per il terzo episodio un suo connazionale.

Le indagini svolte dagli investigatori dell’Antirapina ed in particolare le analisi dei tabulati del telefono del SINGH hanno permesso di scagionare il “fantomatico complice” e di stabilire che, anche in occasione del terzo episodio, il telefono del SINGH Lovejeet era certamente sul posto.

SINGH Lovejeet veniva indagato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica.

Il Pubblico ministero, dr.ssa Daniela Nunno, preso atto della molteplicità di gravi indizi di colpevolezza nonché della gravità delle azioni dallo stesso perpetrate, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale l’emissione di una misura restrittiva della libertà personale, contestando i reati di furto con strappo, continuato e lesioni personali.

Rintracciato dagli investigatori della sezione Antirapine, SINGH Lovejeet, nei giorni scorsi, è stato arrestato in esecuzione alla predetta ordinanza ed in seguito rinchiuso presso il carcere di Parma.

 


23/02/2017

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