Parma: Nell’ultimo periodo, in questa Provincia, si è registrato un notevole incremento di furti in abitazione perpetrato da malviventi di origini dell’est Europa, in orari serali.
In particolare, alle ore 19,05 del 20 ottobre u.s., gli agenti dell’U.P.G.S.P. e della Sezione Antirapine della Squadra Mobile si recavano a Porporano per segnalazione di rapina in villa consumata.
Sul posto il personale operante contattava la vittima, un ragazzo di 17 anni, figlio dei proprietari che ricostruiva con puntualità la dinamica dei fatti e forniva una descrizione dei malfattori.
I genitori della giovane vittima riferivano che i rapinatori avevano asportato dalla cassaforte gioielli per circa 5.000 euro.
Le registrazioni di un sistema di video sorveglianza installato nei pressi della villa assaltata consentiva agli investigatori della Sezione Antirapine di stabilire che i tre rapinatori erano giunti sul posto a bordo di una autovettura VW Golf colo nero; la stessa autovettura segnalata come auto in uso ad una banda di ladri che ha imperversato nelle ultime settimane nella provincia parmigiana.
Le serrate indagini condotte dagli investigatori della Sezione Antirapine della Squadra Mobile, portate avanti con servizi pattugliamento in orari serali e notturni, permettevano di stabilire, anche grazie alla segnalazione di un cittadino che ha riferito della presenza, dal alcuni giorni, nel suo condominio posto nella zona di via Venezia, erano giunti dei cittadini dell’est Europa che rimanevano in casa tutto il giorno per uscire solamente verso le ore 17 e fare rientro verso le ore 22.
Nel pomeriggio di domenica scorsa un equipaggio della Sezione Antirapine approntava un servizio di osservazione in zona via al fine di individuare eventuali cittadini dell’est Europa e monitorarne gli spostamenti
Alle ore 17,40 circa seguenti venivano notati tre individui, presumibilmente dell’Est Europa, che uscivano dal palazzo segnalato dal cittadino e s’incamminavano con fare circospetto verso un vialetto che conduce in via Pedretti.
Il personale operante provvedeva a seguirli a piedi notando che, giunti in via Pedretti, i tre salivano su un’autovettura Golf di colore nero e si allontanavano a velocità sostenuta.
Si accertava che l’autovettura era compendio di furto consumato il 24 luglio 2016 ai danni di una donna parmigiana, sottrazione avvenuta a seguito di furto in abitazione durante il quale era stata rubata anche l’auto.
L’autovettura in argomento era perfettamente identica per marca modello e colore a quella un uso agli autori della rapina in villa perpetrata verso le ore 18,30 del 20 ottobre u.s. a Porporano.
Ritenendo che i tre avrebbero potuto fare ritorno in loco, veniva allertato altro personale della Squadra Mobile che provvedeva a posizionarsi sia all’interno che nei pressi del palazzo in argomento, da dove erano precedentemente usciti i tre individui.
Alle ore 20:15, come previsto, la vettura Golf nera tornava in questa via Pedretti ed i tre occupanti, precedentemente notati salirvi a bordo, scendevano dalla stessa e si incamminavano verso casa seguiti a breve distanza dagli investigatori dell’Antirapina.
I tre individui, dopo aver fatto accesso nel palazzo entravano nell’ascensore per salire ai piani superiori con il personale operante che saliva in contemporanea le scale, giungendo al terzo piano ove era già presente altro personale.
All’apertura delle porte dell’ascensore i tre individui, constatata la presenza del personale di Polizia si scagliavano contro gli operatori ingaggiando una violenta colluttazione sferrando pugni e calci, cercando ad ogni costo di divincolarsi, al fine di guadagnare la fuga. Gli operatori riuscivano a parare i colpi e grazie anche alla maggiore consistenza numerica (nove operatori) riuscivano, con non poca fatica, a bloccare a terra i tre individui immobilizzandoli poi con le manette in dotazione.
Stanti i presupposti di legge, una volta ammanettati, i tre individui fermati, poi identificati in GOCI Artan, KARAJ Ermal e RECI Arben venivano sottoposti a perquisizione personale che permetteva di rinvenire del denaro in contante, un braccialetto di oro giallo ed una piccola torcia.
Si procedeva, dunque, alla perquisizione presso l’appartamento individuato come il loro punto di appoggio all’interno del quale venivano rinvenuti i passaporti ed altri documenti dei tre albanesi, oltre numerosa refurtiva, composta da capèi di abbigliamento e borse di marca, orologi e monili in oro ed argento.
La successiva perquisizione operata all’interno dell’autovettura in loro uso consentiva, infine, di rintracciare numerosi strumenti da effrazione tra cui un flessibile custodito all’interno di una “borsa da spesa in tela” che corrispondeva esattamente a quella descritta dalla vittima della rapina avvenuta in località Porporano.
Posto innanzi all’evidenza dei fatti, GOCI Ardian, riferiva di aver messo a segno numerosi furti in abitazione nel corso delle ultime settimane, senza dare specifiche indicazioni sugli obiettivi colpiti, ed ammetteva il proprio coinvolgimento anche nella rapina avvenuta a Porporano.
Al termine degli accertamenti GOCI Artan, KARAJ Ermal e RECI Arben, con numerosi precedenti di polizia per reati contro la persona e contro il patrimonio, venivano sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di ricettazione in concorso mentre, per il solo GOCI Artan, veniva contestato, altresì, il reato di rapina aggravata in concorso.
Nei confronti dei tre, associati presso la locale Casa Circondariale, all’esito della convalida del fermo, è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere tuttora in atto.