ARRESTATI GLI AUTORI. IL COLPO, ALLA BANCA MONTE PASCHI
La rapina risale al 20 novembre. I poliziotti, all'interno della filiale della banca Monte dei Paschi di via Jenner, trovavano quindici persone tra
clienti ed impiegati. Nel contesto si apprendeva che, verso le ore 14,30, mentre all'interno della banca vi erano solo alcuni dipendenti, entravano
due individui, con marcato accento napoletano, uno a volto scoperto ed uno con il volto travisato da una cuffia e da una sciarpa che gli
lasciavano intravedere solo gli occhi. Una volta all'interno, l'individuo a volto scoperto si posizionava davanti alla cassa impugnando un cutter,
mentre il secondo andava dietro alla cassa, estraendo una pistola semiautomatica ed intimando ai dipendenti di stare calmi e di consegnare i
soldi.
Nella circostanza, questo rapinatore, dopo aver verificato che nel cassetto vi erano solo poche centinaia di euro, ordinava al cassiere di azionare
il dispositivo di apertura temporizzata della cassaforte. Durante la mezz'ora circa di attesa, all'interno della filiale entravano otto clienti
ed altri impiegati che venivano radunati nel medesimo punto ove già si trovavano gli altri dipendenti. Dopo essere riusciti ad aprire la
cassaforte, il rapinatore travisato ha preso le mazzette di banconote riponendole all'interno di una borsa, intimando ai presenti, prima di
allontanarsi insieme al complice, di non seguirli all'esterno della banca. Le indagini sono partite immediatamente sentendo i testimoni ed
acquisendo i filmati delle telecamere. I due rapinatori, entrambi con accento napoletano venivano minuziosamente descritti ed emergeva che quello a
volto scoperto era di corporatura molto robusta e con occhi chiari, mentre il complice era di corporatura minuta e più anziano del primo. Si
accertava, altresì, che i due rapinatori si erano impossessati della somma di euro 48.550 e circa 130 assegni circolari e bancari in
bianco. La svolta alle indagini giungeva la sera del 19 dicembre u.s., quando un Ispettore della Sezione Antirapine, nel guardare il telegiornale
di TeleReggio apprendeva che, in località Rubiera di Reggio Emilia, alle ore 14,30 precedenti, erano stati tratti in arresto due rapinatori
in flagranza di rapina in banca.
In particolare, i due rapinatori erano stati arrestati mentre erano ancora all'interno della banca. Osservando il servizio televisivo si notavano
i due rapinatori arrestati che venivano accompagnati dalla caserma alle auto di servizio e, nel contesto, l'Ispettore subito riconosceva nei due
arrestati, gli autori della rapina alla Banca Monte dei Paschi di Siena di via Jenner del 20 novembre precedente. Si tratta di RICCIARDI Pasquale
cl. 67 da Napoli (il primo rapinatore a volto scoperto) e di AVOLIO Francesco Cl. 55 da Napoli, quello col volto travisato. Si accertava,
altresì, che anche alcuni indumenti indossati da RICCIARDI ed AVOLIO in occasione della rapina a Reggio Emilia erano gli stessi che
indossavano a parma il mese prima. Anche le due pistole giocattolo, il cutter e la borsa in tela blu che sono state sequestrate a Reggio erano
identiche a quelle descritte dai testimoni a parma. RICCIARDI Pasquale e AVOLIO Francesco venivano deferiti in stato di libertà alla locale
Procura della Repubblica per il reato di Rapina aggravata e porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere in concorso. La D.ssa Paola DAL
MONTE, constatando la molteplicità di gravi indizi di colpevolezza, ha richiesto al GIP l'emissione di una misura restrittiva della
libertà personale nei confronti dei due indagati. Il G.I.P. Paola ARTUSI, nei giorni scorsi ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in
carcere nei confronti dei predetti RICCIARDI e AVOLIO.