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RAPINANO LA BANCA DOPO AVER RINCHIUSO GLI IMPIEGATI

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IN ARRESTO TRE CATANESI AUTORI DEL COLPO DI FEBBRAIO

Lo scorso 11 febbraio, quando i poliziotti sono entrati all'interno dell' agenzia 7 della banca Popolare dell'Emilia Romagna S.p.a., hanno trovato gli impiegati rinchiusi a chiave all'interno del locale caldaie circa 20 minuti prima.
All'orario della chiusura pomeridiana tre uomini armati di cutter si presentavano alle casse pretendendo il denaro. Impossibile! I sistemi temporizzati delle casse non permettevano il prelievo di contante. Il vicedirettore veniva colpito al volto da uno schiaffone sferrato da uno dei rapinatori mentre altri due malviventi rinchiudevano altri due impiegati inizialmente all'interno del bagno, unitamente all'addetta delle pulizie, entrata in banca nel frattempo.
Dopo circa venti minuti, le persone dentro al bagno venivano fatte scendere nel seminterrato e rinchiuse all'interno del locale caldaia ove venivano poi raggiunte anche dall'ultimo impiegato e chiusi all'interno a chiave.
Dopo aver atteso alcuni minuti, gli impiegati riuscivano a telefonare al 113, assemblando alcune prese telefoniche al fax.
Più tardi si accertava che i rapinatori avevano asportato la somma di euro 53.485,00.
L'analisi delle immagini delle telecamere interne permettevano di dare un volto nitido ai tre rapinatori che avevano agito a volto scoperto probabilmente perché ancora incensurati. Di certo autori di altre scorribande. Infatti, oltre alla rapina perpetrata a Parma, i tre rapinatori sono stati immortalati in occasione di analoghe rapine perpetrate in Basilicata, Piemonte e Sicilia.
Nei giorni scorsi, un investigatore della nel monitorare quotidianamente internet al fine di attingere indizi utili alle indagini in corso, notava che, a Rimini, erano stati arrestati in flagranza quattro rapinatori di banca. Tre do loro erano gli stessi autori della rapina a Parma. Sono LA ROSA Giulio classe '92, SCIUTO marco Giuseppe classe '90 e ALOISIO Pietro classe '80. Nei giorni scorsi il G.I.P. Paola ARTUSI, su richiesta del Pubblico Ministero dr. Fabrizio PENSA, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tutti e tre gli indagati.
Giovedì scorso, gli investigatori della Sezione Antirapine si sono recati a Rimini ove, presso quella Casa Circondariale, hanno eseguito la misura restrittiva della libertà personale emessa, dal Tribunale di Parma, nei confronti di tre.


16/05/2013

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