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MUORE DOPO UNO SCONTRO TRA BANDE DI TUNISINI: PRESI I RESPONSABILI

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L'ACCADUTO, IL 13 DICEMBRE, NEL PARCO FALCONE BORSELLINO

La Squadra Mobile, a seguito del decesso di MOUNIR Amrouch avvenuto nella tarda serata del 13 dicembre 2012 all'interno del Parco cittadino "Falcone e Borsellino", ha sviluppato tutte le indagini per chiarire il contesto in cui era maturata l'aggressione che aveva avuto poi come conseguenza la morte del giovane extra comunitario.
L'accertamento medico legale aveva permesso di determinare come il decesso fosse attribuibile all'assideramento, fenomeno tuttavia accelerato dalla consistente perdita di sangue dell'uomo a seguito del fendente che gli aveva cagionato una profondissima ferita alla gamba destra; tale copiosa emorragia aveva da un lato immobilizzato l'uomo a terra impedendogli di fatto di richiedere soccorsi e lo aveva inoltre fortemente indebolito con conseguente rapidoi assideramento.
L'uomo, nei giorni seguenti il decesso, veniva identificato con certezza, a seguito di riconoscimento da parte di alcuni familiari, in OUNI Mohamed Ali, nato a Tunisi il 03.08.1979, mai generalizzato con questa identità.
La profonda conoscenza dell'ambiente dello spaccio di sostanze stupefacenti nei parchi cittadini di Parma, consentiva agli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di raccogliere numerose informazioni in merito alla vicenda, riconducibile ad uno scontro tra gruppi di maghrebini per il controllo del "mercato" nel parco teatro degli eventi; sulla scorta delle testimonianze raccolte e dei riscontri effettuati, venivano deferiti alla locale Procura, in stato di irreperibilità, per i reati omicidio preterintenzionale in concorso e lesioni personali aggravate, 5 cittadini maghrebini.Qualche giorno dopo, il24 dicembre 2012, il cittadino maghrebino R.N., di anni 27, regolare sul territorio nazionale, già presente all'aggressione del giorno 13 dicembre, veniva aggredito da 4 connazionali all'interno di un kebab di via Albertelli, caricato a forza su una autovettura in uso al gruppo degli aggressori e trascinato fuori città. Durante il tragitto veniva nuovamente percosso e rapinato del telefono cellulare e veniva minacciato di gravi ripercussioni se avesse riferito alla Polizia circostanze relative al decesso di MOUNIR.
Le indagini condotte nell'immediatezza dalla Sezione Criminalità Organizzata della locale Squadra Mobile permetteva di attribuire la responsabilità di quest'ultima aggressione a quattro soggetti di etnia tunisina, tre dei quali già coinvolti e denunciati per l'aggressione del 13 dicembre 2012.
Sulla scorta delle attività di indagine svolte, in data 28 dicembre 2012 la Procura della Repubblica di Parma emetteva provvedimento di fermo di indiziato di delitto per l'aggressione perpetrata in data 13 dicembre 2012 e che aveva portato al decesso di OUNI Mohamed Ali, alias MOUNIR Amrouch, nei confronti di:
ZOUAGUI Anas, alias "Anas", nato a Tunisi il 11.05.1982, regolare sul territorio nazionale, pluripregiudicato;
BEJAOUI Sofien, alias "Sofien", nato a Tunisi il 30.09.1983, clandestino, pluripregiudicato;
Il provvedimento, veniva immediatamente eseguito avendo le indagini permesso di individuare il rifugio dell'intero gruppo di maghrebini in questa via Monteverdi n. 2; all'interno del medesimo appartamento venivano altresì individuati BEN BDIRI Mohamed Yassin nato in Tunisia il 26.07.1983, regolare sul territorio nazionale, pregiudicato, CHAWECHE Farid, alias "Faaras", nato in Tunisia il 24.09.1986, clandestino , pregiudicato, i quali, in relazione all'aggressione perpetrata in data 24.12.2012 ai danni di R.N., venivano posti in stato di fermo di iniziativa della P.G. per i reati di lesioni gravissime e rapina, in concorso con i predetti ZOUAGUI Anas e BEJAOUI Sofien.
Per l'aggressione costata la vita a MOUNIR Amrouch avvenuta in data 13.12.2012, sono altresì stati denunciati in stato di libertà, in concorso anche altri due cittadini tunisini nei cui confronti sono in corso ulteriori accertamenti volti ad acclararne la responsabilità in ordine ad altri episodi delittuosi.
I quattro, al termine delle formalità di rito, venivano associati al Carcere di Parma a disposizione della competente A.G.
In data 31.12.2012 il Tribunale di Parma ha convalidato sia i due provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica di Parma, sia i due provvedimenti di fermo di iniziativa della polizia Giudiziaria, disponendo, per tutti e quattro la custodia cautelare in carcere.


03/01/2013

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