AVEVA PROVATO A FARE PRELIEVI CON IL BANCOMAT DELLA VITTIMA
Alcuni giorni fa, la titolare di un negozio di arredamento si recava in Questura ove presentava una denuncia contro ignoti, per il patito furto
del proprio portafogli, sottrattogli dall'interno della sua borsetta che aveva riposto dentro allo studio nel negozio ove lavora.
La donna precisava, altresì, che si era accorta del furto perché le erano giunti alcuni sms sul proprio telefono che l'avvisavano del
tentativo di utilizzo della sua carta di credito. La vittima indicava come persone sospette tre giovani, una ragazza e due ragazzi, che erano
entrati all'interno del negozio poco prima i quali, mentre la ragazza si dimostrava interessata all'acquisto di una cucina, gli altri due ragazzi
si erano spostati nella sala mostra apparentemente per osservare gli altri mobili in esposizione.
L'immediato intervento degli investigatori della Sezione Antirapine, permetteva di acquisire le immagini che immortalavano la ragazza che aveva
tentato di effettuare i prelievi con la carta di credito della vittima.
La ragazza non risultava un volto noto, tuttavia le indagini finalizzate a darle un nome, permettevano, dopo alcuni giorni, di individuare in E. W.
di anni 25, incensurata, italiana residente a Parma, la ragazza che aveva tentato di effettuare i prelievi.
Rintracciata ed accompagnata presso gli Uffici della squadra Mobile, E. W., ammetteva di aver partecipato al furto del portafogli e di aver
tentato, in seguito di effettuare due prelievi con la tessera bancomat rinvenuta nel portafogli.
E.W. Veniva indagata in stato di libertà per i reati di furto aggravato e utilizzo fraudolento di carta di credito in concorso.
Sono in corso indagini finalizzate ad identificare i complici.