DOPO AVER MANGIATO AVEVANO PORTATO VIA L'INCASSO
Alle ore 4,10 circa del 18 aprile u.s., personale del locale U.P.G.S.P. interveniva in via Emilio lepido nr. 19/A presso la "PIADINERIA CARBONI"
per sopraluogo di rapina.
Sul posto il personale operante contattava il titolare dell'esercizio commerciale il quale riferiva che verso le ore 3,20 precedenti erano entrati
nel suo locale tre clienti, di cui due magrebini ed uno di colore.
Dopo aver consumato alcune piadine e tre birre, per un totale di 31 euro, uno dei magrebini estraeva dal portafogli una tessera ma l'altro
magrebino gliela toglieva dalle mani e la strappava.
Mentre i due iniziavano a discutere, il cliente di colore si avvicinava al banco dicendo che non avevano soldi per pagare e che sarebbe stato
disposto a lasciare un suo documento d'identità in garanzia del pagamento, senza, tuttavia, lasciarlo davvero.
Il titolare accettava il fatto di venir pagato in seguito ma, dopo che dal locale erano usciti gli ultimi clienti, uno di loro estraeva un
coltello intimandogli di consegnare i soldi.
Appropriatosi della somma di circa 150 euro e del cassetto del registratore di cassa, i tre malviventi fuggivano a bordo di una autovettura marca
SEAT, forse modello Toledo, color scuro, con targa vecchia con sigla MN.
Personale della Sezione Antirapine iniziava una meticolosa attività d'indagine, basata sul modello della vettura e le descrizioni dei tre
rapinatori fornite dalla vittima.
Scandagliando "la fauna" di P.le della Pace, veniva individuato un primo sospettato, tale TSHINYATA RESENDE Francesco nato in Calabria cl '87,
ragazzo di colore ma di cittadinanza italiana.
Rintracciato, TSHINYATA RESENDE Francesco ammetteva le proprie responsabilità riguardo al concorso nella rapina e consegnava un sacchetto
contenente tutte le monete da 1, 2 e 5 centesimi che gli erano rimasti dopo la spartizione del provento della rapina.
Nel prosieguo delle indagini gli investigatori della Sezione Antirapine risalivano anche agli altri due rapinatori che venivano identificati in
EL RHAZIANI Abdellatif cl. 84 originario del Marocco e COSTANZO Julio Cesar cl. '80 originario del Brasile.
Rintracciati in provincia di Cremona (Casalmaggiore), ove vivono unitamente al TSHINYATA RESENDE, venivano accompagnati presso gli Uffici della
squadra Mobile ove, posti innanzi all'evidenza dei fatti, anche loro ammettevano le loro responsabilità in merito alla rapina.
Venivano pertanto indagati in stato di libertà alla locale Procura della repubblica per il reato di rapina aggravata e porto abusivo di
oggetti atti ad offendere. Il pubblico Ministero Dott. Fabrizio PENSA ha richiesto l'emissione di una misura restrittiva della libertà
personale nei confronti dei tre Indagati.
Il GIP dott.ssa SARLI i giorni scorsi ha emesso una ordinanza con la quale sono stati imposto gli arresti domiciliari per il COSTANZO Julio
Cesar e l'obbligo di firma quotidiano per gli altri due indagati. Nei giorni scorsi, è stata data esecuzione alla misura restrittiva della
libertà personale emessa dal Tribunale di Parma.