UN TUNISINO, PER UNA RAPINA AI DANNI DI UN CONNAZIONALE
Alle ore 03,45 circa del 26 agosto u.s., una pattuglia del locale U.P.G.S.P., interveniva per segnalazione di persona ferita in strada.
Il personale operante rintracciava in strada la vittima la quale presentava ferite da arma taglio, con copiosa perdita ematica, ad una mano, al
collo ed alla testa.
Si trattava di un cittadino di origini tunisine che riferiva di essere stato rapinato, poco prima, della collana d'oro che portava al collo e della
somma di 30,00 euro, da un suo connazionale, da lui conosciuto solamente come "Walid".
Precisava che l'aggressore lo aveva fermato mentre stava andando in bicicletta, con la scusa di chiedergli una sigaretta ma poi lo aveva aggredito,
colpendolo in varie parti del corpo con una bottiglia rotta e successivamente, al collo, utilizzando un coltello; caduto a terra veniva poi
colpito con calci e pugni fino a farlo entrare in uno stato di incoscienza.
In seguito la vittima si riprendeva constatando, oltre alle varie ferite sul corpo, anche di essere stato rapinato del denaro contenuto nel
portafoglio (30 euro) trovato nelle vicinanze, e della catena d'oro che il malcapitato portava al collo.
Accompagnato al Pronto Soccorso, veniva medicato e dimesso con una prognosi di 15 giorni s.c.
Personale della Sezione Antirapine provvedeva a scandagliare il "sottobosco" dei personaggi di origini nordafricane, riuscendo ad individuare il
potenziale autore della rapina in BEN AMMAR Walid - classe 83 - di origini tunisine.
Stante la gravità dell'azione delittuosa posta in essere ed in considerazioni delle ferite causate alla vittima (ferita al collo, alla
gamba, alla mano sinistra rottura di un dente), BEN AMMAR Walid veniva indagato in stato di libertà alla locale Procura della repubblica per
i reati di rapina, lesioni e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Il Pubblico Ministero, preso atto di quanto accaduto, richiedeva al G.I.P. l'emissione di una misura restrittiva della libertà personale nei
confronti del predetto BEN AMMAR Walid.
Il 21 settembre u.s., il G.I.P. emeteva ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'indagato il quale, nel frattempo si era reso
irreperibile.
Gli investigatori della Sezione Antirapine iniziavano una incessante ricerca del predetto BEN AMMAR Walid, riuscendo a scoprire che lo stesso aveva
trovato rifugio in una mansarda ubicata in questo Borgo Bernabei.
Nella mattinata di ieri, due equipaggi della Sezione Rapine si recavano al predetto indirizzo e facevano irruzione nell'appartamento, senza
tuttavia rintracciare il ricercato; uno degli operatori, controllando attraverso un lucernario, poteva scorgere lo straniero che tentava di
allontanarsi furtivamente attraverso i tetti.
Vistosi scoperto lo straniero iniziava a correre sulle "tegole" rincorso da due poliziotti che riuscivano a bloccarlo non senza rischi.
Ammanettato ed accompagnato negli Uffici della Squadra Mobile, BEN AMMAR Walid, veniva tratto in arresto in esecuzione della misura emessa nei
suoi confronti ed accompagnato presso il carcere di via Burla.