IL QUESTIORE DI PARMA RICEVE I BAMBINI DEL CONVITTO NAZIONALE "MARIA LUIGIA" DI PARMA
Signor Questore: «Qual è l'ultimo ladro che ha catturato?», «Quali tipi di criminali esistono?», «Cosa consiglia ai bambini per vivere sicuri?».
Un fuoco di domande, tutte appiccicate a un cartellone pieno di colori con i ritratti di quel Signore alto con barba, occhiali e spesso la Sciarpa Tricolore ad armacollo, che li aveva invitati nella casa dei Poliziotti, dove ci sono le macchine delle Nucleo Volanti, con disegnata la pantera, le motociclette della Polizia Stradale, i Poliziotti che rispondono quando chiami il 113 e gli specialisti della Polizia Scientifica.
È stata una mattina piena di incontri e scoperte per i bambini della terza D del Convitto Nazionale “Maria Luigia” di parma, che nella mattinata del 20 marzo sono arrivati in visita nella Caserma di via Chiavari.
Un invito molto atteso e preparato con cura: lo scorso Natale gli scolari, sotto la guida dell'insegnante Sebi Trovato, avevano indirizzato letterine di auguri a Prefetto, Questore e Sindaco.
Da quel momento era nato un vero rapporto di affetto oltreché istituzionale. Così, per soddisfare la sete di conoscenza e il grande desiderio di vedere da vicino come lavorano gli angeli custodi dei grandi e dei bambini, scoprirli in carne e ossa e non dentro i telefilm, la classe è approdata in via Chiavari.
I giovani alunni, accompagnati dalla loro Maestra preferita e l’educatore Massimo Capparelli, hanno seguito con interesse tutte le fasi della visita.
Hanno conosciuto, infatti, le attività della Polizia Stradale, del Nucleo Volanti, dalla chiamata al 113 all’invio della Volante sul posto, della Polizia Scientifica ma soprattutto il lavoro di un Questore, saggiamente illustrato dal Dirigente Superiore della Polizia di Stato Pier Riccardo Piovesana, attuale Questore di Parma, che ha saggiamente risposto alle domande e le curiosità di ogni singolo alunno.
È stato un incontro speciale, appagante sia dal punto di vista professionale sia umano, volto a sviluppare nei bambini, attraverso il contatto diretto, un rapporto di fiducia con le donne e gli uomini in divisa che, quotidianamente, si impegnano a garantire la sicurezza e la possibilità di crescere in città serene.
