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La Polizia di Stato individua e denuncia alcuni minori autori di atti di intemperanza

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STRETTA DELLA POLIZIA DI STATO NEI CONFRONTI DI MINORI PROTAGONISTI DI ATTI DI GRAVE INTEMPERANZA IN DISTINTI EPISODI

STRETTA DELLA POLIZIA DI STATO NEI CONFRONTI DI MINORI PROTAGONISTI DI ATTI DI GRAVE INTEMPERANZA IN DISTINTI EPISODI

La Polizia di Stato, nel corso degli ultimi giorni e di distinti episodi, ha fermato numerosi minorenni, individuandoli quali protagonisti di episodi di vera e propria intemperanza, di varia natura. I minori hanno adottato condotte la cui censurabilità penale è stata esclusa soltanto dalla bassa soglia di età, inferiore ai 14 anni, di alcuni dei fermati che ne ha escluso la punibilità. A seguito dei noti epiosdi di danneggiamento di vetture Tram e di aggressioni a personale Amat che hanno riguardato numerose “corse” negli ultimi giorni, i poliziotti dei Commissariati di “Brancaccio” ed “Oreto-Stazione” hanno predisposto specifici servizi con la dislocazione di personale di polizia in abiti “borghesi” sulle vetture pubbliche in argomento. In effetti poliziotti hanno registrato plurime condotte, elusive della legge ed aggressive nei confronti di passeggeri e verificatori: ben 7 ragazzini tra gli otto ed i quattordici anni, privi di biglietto sono stati colti mentre davano vita a gesti di intemperanza e litigi all’interno della carrozza, causando ansia e preoccupazione negli altri passeggeri. Una violenta lite è stata poi sedata tra due fazioni avverse composte da sette minorenni tra i sette ed i tredici anni che, all’interno della vettura, tentavano di danneggiare i vetri e, addirittura, tirare il freno d emergenza. I minori sono stati condotti in Questura e riaffidati ai rispettivi genitori che venivano severamente ammoniti ad esercitare una più scrupolosa e costante vigilanza in relazione alla violenza dei figli. Un 14enne della “Vucciria” è stato invece fermato e denunciato dai “Falchi” della Squadra Mobile quale membro del “branco” che, in pieno giorno, ha aggredito a scopo di rapina una coppia di giovanissimi fratelli originari di Messina, che si trovavano in visita nel nostro capoluogo, insieme ai genitori. Il gruppo di malviventi si è avvicinato ai due fratelli quando questii erano fermi a piazza San Domenico in attesa dei genitori allontanatisi di qualche metro. I due sono riusciti a resistere al tentativo di sottrazione di telefonino e portafogli ma non hanno evitato le botte ed i colpi indirizzati violentemente con pugni, calci ed addirittura con la stampella da uno degli aggressori che aveva una gamba ingessata. Anche per questo stato di riconoscibilità, alcuni degli aggressori sono stati descritti con estrema compiutezza dalle vittime ed una pattuglia di “Falchi” della Squadra Mobile è riuscita ad individuarne due, rispettivamente di anni 14 e 10, in via Ambra. Il quattordicenne è stato condotto nei locali della Squadra Mobile e denunciato per il reato di tentata rapina aggravata, mentre l’altro minore, non imputabile per la sua giovane età, è stato affidato ai genitori. Si è trattata, invece, di una vera e propria spedizione punitiva con gravi effetti collaterali nei confronti dei minori ed insegnanti di un centro interculturale palermitano, la sassaiola andata in scena ai danni dell’ingresso della struttura. Alcuni giovanissimi, di età compresa tra i 9 ed i 12 anni, hanno lanciato pietre all’indirizzo delle vetrate di ingresso del centro, bloccandone per altro l’entrata e l’uscita e generando timore e fermento tra i presenti dell’Istituto. Una rapida indagine condotta dai poliziotti del Commissariato di P.S. “Politeama” ha consentito di individuare gli autori del danneggiamento che, raggiunti presso un vicino plesso scolastico, hanno ammesso di aver lanciato gli oggetti contundenti per costringere un frequentante del corso ad uscire così da esercitare nei suoi confronti una severa punizione, poiché ritenuto responsabile di aver fatto la “spia” nei loro confronti, in circostanze non meglio precisate. Anche in questo caso i minori sono stati riconsegnati ai genitori con il severo monito ad una maggiore e più efficace vigilanza sulla loro educazione.


19/02/2019

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