IL MALVIVENTE E' RIUSCITO, INSIEME AD UN COMPLICE, A SEMINARE IL PANICO TRA CLIENTI E DIPENDENTI DI UN'AGENZIA BANCARIA DELLA PROVINCIA
Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Bagheria diretti dal Dr. Rocchè, hanno tratto in arresto, in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale dei Minori di Palermo, C.S., 17enne pregiudicato palermitano, ricercato dallo scorso ottobre per una violenta rapina ai danni della filiale Unicredit di piazza Aldo MORO a Ficarazzi . Nonostante la giovane età l’odierno arrestato vanta numerosi precedenti penali, per rapine in particolare; aveva già trscorso lunghi periodi di detenzione in carcere e, dopo l’espiazione delle pene, era stato collocato, in regime cautelare, presso una comunità della provincia di Trapani, dove non si era mai presentato. Dallo scorso ottobre era stato, inoltre, dichiarato “latitante” dal Tribunale dei Minori e ricercato per la rapina commessa il 22 luglio scorso in danno della filiale della Banca Unicredit sita in Ficarazzi. In quella circostanza due individui apparentemente di giovane età avevano fatto irruzione nell’istituto bancario; uno dei due malviventi aveva il volto travisato da un passamontagna, mentre l’altro era a volto scoperto ed impugnava un taglierino; i due si erano introdotti all’interno dei locali della banca ed avevano minacciato con il taglierino due dipendenti. Il giovane, a volto scoperto, aveva afferrato per un braccio un’impiegata e puntandole contro l’arma, aveva prelevato il contante contenuto nella cassa, ammontante a circa 2.700 euro. Contestualmente veniva rapinato anche un cliente a cui veniva sottratta la somma di 1,050 euro, che l’uomo doveva versare. Anche in questo caso il giovane a volto scoperto aveva minacciato l’uomo di “squartare la direttrice” se non avesse consegnato il denaro. Quindi i due si erano dati alla fuga, facendosi accompagnare fino all’uscita da un’impiegata, tenuta costantemente sotto minaccia del taglierino. Le articolate indagini immediatamente avviate dai poliziotti del Commissariato di P.S. Bagheria consentivano identificare il rapinatore a volto scoperto in C.S. Questa tesi veniva avvalorata dalle immagini estrapolate sia dall’impianto di videosorveglianza della banca sia da quelle di un altro impianto collocato nei pressi, che aveva inquadrato i due rapinatori nelle fasi precedenti la rapina. Inoltre i rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica permettevano di acquisire alcuni frammenti di impronte lasciate dai rapinatori che venivano confrontate con quelle già acquisite nella banca dati, che ne confermavano la riconducibilità al minore già identificato dai poliziotti. I gravi e molteplici indizi di colpevolezza a carico di C.S., evincibili dai video e dai frammenti delle immagini estrapolate, dal riconoscimento da parte di alcuni clienti e dagli impiegati dell’istituto bancario, nonché l’esito degli accertamenti dattiloscopici, facevano si’ che il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, emettesse l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Pertanto C.S., veniva associato presso il locale Istituto Penale Minorile