Questura di Palermo

  • Salita Antonio Manganelli in piazza Vittoria n.8 - 90134 PALERMO ( Dove siamo)
  • telefono: 091210111
  • email: dipps155.00F0@pecps.poliziadistato.it;

LA POLIZIA DI STATO FA LUCE SU UNA VICENDA DI MAFIA E STALKING.

CONDIVIDI

LA POLIZIA DI STATO, ESEGUE, PER LA PRIMA VOLTA A PALERMO, UN PROVVEDIMENTO DI ARRESTO PER STALKING, AGGRAVATO DAL METODO MAFIOSO. LA VICENDA PRESA IN ANALISI E' L'INQUIETANTE APPENDICE DI UNA VIOLENTA AGGRESSIONE PER MANO MAFIOSA.

La Polizia di Stato ha tratto in arresto Di Majo Calogero, 54enne pregiudicato di via Pietro Colletta, responsabile dei reati di stalking, aggravato dal metodo mafioso ed inosservanza del provvedimento della sorveglianza speciale.

I poliziotti della sezione "Criminalità Organizzata" della Squadra Mobile di Palermo hanno, in tal modo, dato esecuzione ad un provvedimento di Custodia Cautelare in carcere, emesso dal GIP, Dr.ssa Ettorina Contino, su richiesta dei Pubblici Ministeri, Dr. Francesco Del Bene, Dr.ssa Amelia Luise e Dr. Gianluca De Leo.

La vicenda penale che ha condotto all'arresto di Di Majo Calogero è l'inquietante appendice di un noto episodio di cronaca, il cui iter giudiziario ha già, parzialmente, svolto il suo corso.

Il 2 novembre del 2013, il titolare di un esercizio commerciale di tendaggi, in zona "Noce", dinanzi alle telecamere del suo esercizio, fu raggiunto, davanti il suo negozio, da numerosi malviventi che lo picchiarono selvaggiamente a martellate.

La Polizia di Stato fece luce, nel giro di un mese, sull'accaduto: con l'operazione Agrìon, il successivo 10 dicembre, furono individuati i componenti del branco, decapitati i vertici del Mandamento mafioso della Noce, nel cuore del quale si era verificato il pestaggio e, soprattutto, ricostruito il movente di tanta rabbia.

Faceva parte di quel commando anche Di Majo Massimiliano che ha pagato quella inusitata violenza con una condanna a 16 anni di reclusione.

Se il caso giudiziario è ormai chiuso, per Di Majo Calogero, padre di Massimiliano, il conseguente arresto del figlio sembra essere una ferita aperta che brucia ancor di più in considerazione delle dichiarazioni accusatorie nei confronti del figlio, svolte dall'imprenditore aggredito.

Di Majo Calogero, per sfogare la sua rabbia sull'imprenditore, non ha perso tempo e, dall'8 agosto del 2014, data della sua scarcerazione, ha condotto nei confronti dell'imprenditore taglieggiato una serrata pressione psicologica fatta di sguardi, allusioni e minacce in puro stile mafioso, nonché di blitz improvvisi ed appostamenti, non camuffati, nei pressi dell'esercizio commerciale.

Neppure alcuni parenti della vittima, colpevoli del loro legame di consanguineità con l'imprenditore, sono riusciti a sottrarsi alla violenza psicologica del Di Majo Calogero per il quale, ogni occasione, anche il fortuito incontro all'interno di un supermercato, diventava propizio per rivolgere intimidazioni e propositi di vendetta.

La condotta dell'uomo, oltre che configurare il reato di atti persecutori, ha, palesemente, violato la prescrizione del "vivere onestamente e rispettare le leggi", imposta all'uomo con la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, notificatagli a seguito della scarcerazione.

L'uomo è stato, pertanto, tratto in arresto e, attualmente, risulta recluso presso la locale casa circondariale.


30/05/2015

Categorie

Servizi

  Permesso di soggiorno

Controlla il permesso di soggiorno online.

  Bacheca Oggetti Rubati

Ricerca oggetti rubati o rinvenuti.

  Dove siamo

Gli uffici della Polizia di Stato.

  Scrivici

Risposte alle tue domande.

19/07/2024 00:23:37