LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN MALVIVENTE, AUTORE DI UNA RAPINA “MORDI E FUGGI” AD UN ISTITUTO DI CREDITO CITTADINO.
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, dr. Sestito, su richiesta del P.M., dr. Bonaccorso, nei confronti di Giuseppe Presti, trentunenne palermitano, domiciliato alla "Marinella", ritenuto responsabile del reato di rapina ai danni di una banca cittadina, la filiale della "Monte dei Paschi di Siena" di via Notarbartolo.
Lo scorso 9 marzo, un malvivente, solo parzialmente travisato da scaldacollo, ha fatto ingresso nei locali della filiale alle 10:00 circa di mattina, alla presenza di un solo cliente impegnato in una operazione di sportello.
Il criminale, con un passo talmente spedito e sciolto come solo un bancario può orientarsi nei locali della sua banca, ha raggiunto l'area delle casse, diretto verso l'unica postazione attiva.
Con tono minaccioso ed in stretto dialetto palermitano, ha bruscamente allontanato dalla cassa una impiegata ed ha rovistato nei cassetti.
Deluso dall'assenza di ingenti somme in banconote, ha ripiegato sulle monete, arraffandole tutte, per un importo comunque ragguardevole che ha sfiorato i 500,00 euro.
Con la stessa disinvoltura mostrata in fase di ingresso, ha abbandonato i locali della Monte dei Paschi.
All'individuazione del malvivente i poliziotti della sezione "Antirapina" della Squadra Mobile sono pervenuti in tempi ragionevolmente brevi.
Innanzitutto, grazie al prezioso sistema "Biodigit", sofisticato meccanismo di rilevazione dell'impronta impressa da chi voglia fare ingresso nell'istituto bancario, in questo caso, risultata appartenere a Presti.
Del giovane criminale della "Marinella", la Polizia di Stato ha ben presente, non solo l'impronta, ma anche volto e consumata attitudine al crimine.
Appena lo scorso 19 maggio, PRESTI era già stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato, in flagranza, per il tentativo di un'analoga rapina presso la Banca Popolare Sant'Angelo di viale Campania.
Ecco perché, con riferimento alla rapina del 9 marzo, le nitide immagini del sistema di videosorveglianza della banca hanno mostrato ai poliziotti un volto "familiare" e, benchè parzialmente travisato dallo scaldacollo, facilmente attribuibile al Presti.
Il rapinatore si trova rinchiuso, in stato di arresto, presso un penitenziario cittadino.