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LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN TRAFFICANTE INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI.

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ESTRADATO IN ITALIA DALLE AUTORITA’ BELGHE UN NOTO TRAFFICANTE INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI. L’UOMO ERA STATO GIA’ ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO NELL’OPERAZIONE DENOMINATA “LAMPARA”.

La Polizia di Stato ha tratto in arresto Paolo LUMIA, 47enne di Mazara del Vallo, pericoloso trafficante internazionale di stupefacenti estradato in Italia dalle autorità belghe.

L'uomo giunto ieri a Roma, alle 13:30, con un volo di linea proveniente da Bruxelles, è stato preso in carico dagli Investigatori della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Palermo che, unitamente agli Agenti della Polaria di Fiumicino, hanno provveduto a notificargli l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 22 febbraio 2011 dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo Dott. Luigi PETRUCCI.

L'ordinanza restrittiva disponeva la carcerazione di 12 persone ritenute, a vario titolo, responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Tra i promotori ed organizzatori dell'illecito traffico vi era anche il citato LUMIA Paolo.

A suo tempo, e precisamente il 28 febbraio 2011, la Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Palermo e la Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Trapani, operando congiuntamente, in seguito all'emissione della misura cautelare menzionata, davano il via all'operazione di P.G. convenzionalmente denominata "Lampara", assicurando così la cattura di 11 appartenenti al sodalizio criminale di cui si è detto.

Il provvedimento emesso dal G.I.P. non poteva trovare esecuzione nei confronti del LUMIA Paolo in quanto, in quel frangente, questi si trovava già detenuto nelle carceri belghe.

Il LUMIA, infatti, poco tempo prima, all'interno di un centro fitness di Anversa era stato tratto in arresto dal collaterale organo investigativo belga poiché responsabile del possesso di 283 chili di cocaina. Con il LUMIA venivano arrestati anche Giuseppe BASTONE (mazarese latitante in Italia) ed Enrico Maria BIANCO.

Nell'ambito delle indagini culminate nell'operazione "Lampara", tra il 2008 ed il 2009, la Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Palermo congiuntamente alla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Trapani conduceva una vasta attività d'indagine finalizzata a ricostruire i traffici di droga in cui risultavano coinvolti soggetti contigui alla cosca mafiosa bagherese ed a quella cittadina di Palermo Centro.

Dalle indagini emergevano, infatti, le figure di LIGA Paolo, nipote del boss bagherese SCADUTO Giuseppe e LAURIA Daniele, uomo d'onore organicamente inserito tra le fila dei malavitosi del mandamento di Porta Nuova.

Venivano delineati inoltre i ruoli dei personaggi indagati nel traffico internazionale di stupefacenti oggetto d'indagine i quali, per dissimulare il reale contenuto delle loro conversazioni telefoniche e tra presenti, indicavano la droga col termine di "cassette di pesce".

In particolare, i pregiudicati LO COCO Giuseppe e TORREGROSSA Giuseppe emergevano come promotori del traffico di droga scoperto. I due, in più occasioni, si erano recati in Spagna ad incontrare LUMIA Paolo per concordare con quest'ultimo l'acquisto dello stupefacente che, poi, giungeva in Italia per essere smistato alle piazze di spaccio della Sicilia, della Puglia e della Campania.

Il LUMIA Paolo, di origini mazaresi, ormai da tempo stanziato in Spagna, si poneva come il collettore delle richieste di droga provenienti dalla cosca indagata e, dopo aver ricevuto il danaro raccolto dal LO COCO e dal TORREGROSSA, si adoperava attraverso un proprio referente, DADO Francesco, anch'egli di Mazara del Vallo (TP), per far giungere lo stupefacente in Italia e, poi, smistarlo a vari acquirenti.

Nel corso delle indagini si appurava come il LUMIA Paolo avesse stabilito la propria base operativa a Barcellona in Spagna e che era divenuto il referente dell'esportazione dalla Colombia e dalla Spagna di ingenti partite di sostanza stupefacente del tipo cocaina, destinate prevalentemente al mercato delle città di Palermo, Mazara del Vallo, Trapani, Bari e Napoli, tanto da essere ritenuto uno dei principali intermediari tra i cartelli sudamericani del narcotraffico e le organizzazioni criminali del Sud Italia.

L'arrivo della droga in Italia era riscontrato dagli investigatori attraverso tre distinti sequestri di sostanza stupefacente. Il primo avveniva il 21 febbraio del 2009 in località Porticello (PA). In quest'occasione, la p.g. operante sequestrava una quantità di droga pari a due chili di cocaina. In seguito, l'8 giugno del 2009, a Palermo si sequestravano altri tre chili di cocaina. E, infine, a Bari, in data 12 giugno 2009, venivano rinvenuti e sequestrati sei chili di sostanza stupefacente del tipo già indicato.

Alle anzidette risultanze delle investigazioni, coordinate dal Procuratore Aggiunto Dr.ssa Maria Teresa Principato della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, seguiva l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere di cui si è detto.

A seguito dell'esecuzione della misura cautelare sopra indicata, il LUMIA Paolo è stato tradotto in Istituto Penitenziario.


07/03/2015

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