LA POLIZIA DI STATO INDIVIDUA E DENUNCIA UN LADRO DI TABLET IN UN GRANDE MAGAZZINO. IL MALVIVENTE AGIVA SU ORDINAZIONE E RIVENDEVA LA REFURTIVA A COMUNI CITTADINI.
La Polizia di Stato ha denunciato a piede libero un cittadino, residente nell'entroterra trapanese e domiciliato a Palermo, responsabile del reato di furto e denunciato due incensurati palermitani per ricettazione.
All'anagrafe un 39enne disoccupato, nella vita un solerte ed efficiente rivenditore non autorizzato di tablet. Ieri pomeriggio, la Polizia di Stato ha messo un punto alla remunerativa attività parallela dell'uomo, risalendo anche ai suoi compagni di malefatte, due incensurati palermitani.
In pratica, il 39enne, su commissione di insospettabili cittadini che ne conoscevano ed apprezzavano l'abilità manuale, si dilettava a sottrarre dagli scaffali di grandi magazzini ed esercizi specializzati articoli di elettronica e tablet, in particolare.
Sembra che l'uomo nutrisse una predilezione per un noto grande magazzino di via Ugo La Malfa, laddove si sarebbe ripresentato a distanza di 24 ore dopo aver sottratto, impunito, il giorno prima ben 3 tablet.
Alla Guardia Giurata che, del responsabile del precedente furto aveva annotato fisionomia e movenze, non sarà sembrato vero, il giorno dopo di incrociare lo stesso individuo nello stesso reparto, quello di elettronica.
Immediata la segnalazione al "113" e l'arrivo di una pattuglia dell' Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.
Nelle tasche dell'uomo gli agenti hanno trovato delle vere e proprie "comande", foglietti di carta con annotati nomi di battesimo, riferimenti cellulari cui erano associati modelli di tablet.
Durante le fasi di perquisizione dell'uomo è fatalmente giunta la chiamata da uno dei cellulari annotati.
Invitato dagli agenti a rispondere, il trapanese è entrato in contatto con uno dei suoi committenti che ha chiesto notizie sull'articolo "ordinato".
E' così stato organizzato un finto appuntamento al quale il trapanese è stato condotto sotto scorta dei poliziotti, questi ultimi in abiti "civili".
Il richiedente è stato fermato e costretto ad ammettere di aver ricettato due tablet consegnatigli dal trapanese, il giorno prima.
I poliziotti sono riusciti anche ad identificare e contattare il secondo committente indicato sul foglietto.Anch'egli è stato denunciato per ricettazione.
Gli apparecchi elettronici sono stati restituiti alla Polizia di Stato. Indagini in corso per verificare eventuali, precedenti episodi di furto.