IL MALVIVENTE AVEVA RAPINATO UNA DONNA ALL'INTERNO DELL'ABITACOLO DELLA VETTURA.
Con un blitz, veloce ed incisivo, tanto quanto avrebbe dovuto essere la rapina "mordi e fuggi" compiuta dal malvivente in argomento, sabato pomeriggio, in via Ughetti, la Polizia di Stato ha individuato e tratto in arresto proprio l'autore di quel delitto.
Intorno alle 18:30, un 43enne pregiudicato di Ballarò, Fancetta Stefano, in via Ughetti, ha notato una donna, sola, all'interno dell'abitacolo della sua vettura e l'ha vista, distintamente, spostare una borsa.
L'occasione è stata ritenuta propizia per tentare una di quelle rapine, considerate dalla malavita comune, tra le più sicure: minimo rischio legato alla fragilità dell'obiettivo scelto (quasi sempre una donna la cui capacità di reazione è ulteriormente limitata dall'angusto abitacolo) e potenziale buon guadagno, connesso al contenuto della borsa rapinata.
E' così scattata l'aggressione durante la quale Fancetta ha dovuto fare i conti con due elementi non previsti: l'inattesa resistenza della vittima che, fino all'ultimo, ha tentato di proteggere la borsa tenendola per i manici e la presenza di numerosi testimoni che, senza esitazione e fraintendimenti, hanno annotato la targa parziale della vettura a bordo della quale il malvivente ha abbandonato, sgommando, la via Ughetti.
In pochi minuti, le pattuglie di polizia giunte sul posto sono state in grado di ricostruire, con buona approssimazione l'identità del rapinatore.
Le pattuglie dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno infatti raggiunto un indirizzo nel cuore di Ballarò: sotto casa il modello della vettura segnalata come quella del rapinatore, parcheggiata e col motore ancora caldo, nell' appartamento al primo piano, Fancetta, sudato e nervoso, aveva cercato rifugio sotto il letto.
L'uomo è stato condotto negli uffici di polizia dove, dopo alcuni goffi tentativi di fornire un alibi, ha ammesso le sue responsabilità.
Ha indicato agli agenti dove recuperare la borsa sottratta alla vittima e si trova, attualmente, recluso presso la locale casa circondariale in stato di arresto.