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LA POLIZIA DI STATO ARRESTA TRE VIOLENTI RAPINATORI.

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LA POLIZIA DI STATO IDENTIFICA ED ARRESTA, A DISTANZA DI UN MESE, TUTTI I COMPONENTI DI UN COMMANDO RESPONSABILE DI TRE VIOLENTE RAPINE AD ESERCIZI COMMERCIALI IN ZONA UNIVERSITARIA

A fine maggio, Agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione "investigativa" del Commissariato di P.S. "Porta Nuova" hanno eseguito, d'iniziativa, un provvedimento di "fermo d'indiziato" del delitto di rapina" nei confronti dei palermitani Ferdico Pietro, 59enne di via Ammiraglio Carlo Bergamini e Di Liberto Giovanni, 49enne di via Altofonte.

Il provvedimento è stato successivamente convalidato dall'Autorità Giudiziaria.

Le indagini dei poliziotti che hanno portato all'applicazione del provvedimento restrittivo hanno preso in esame tre violente rapine compiute in un ristretto arco temporale in danno di due esercizi ricadenti nel quartiere universitario cittadino.

Il 15 maggio un malvivente travisato da scaldacollo ha fatto ingresso nei locali di una pasticceria del quartiere, armato di coltello.

Il malvivente, anche dopo aver scoraggiato alcuni tentativi di reazione di una dipendente e di un avventore occasionale dell'esercizio, è riuscito a prelevare dalla cassa 350,00 euro.

Il 17 maggio la Polizia di Stato ha registrato un secondo raid compiuto sempre in danno della stessa pasticceria, ma stavolta ancor più violento e ad opera di due individui travisati.

Nel contesto di questo secondo assalto, mentre uno dei malviventi ha puntato direttamente alla cassa, l'altro è rimasto sulla soglia dell'esercizio, ha tranquillizzato gli avventori circa la loro incolumità ed ha fornito al complice preziosi dettagli per il compimento della rapina, scandendo letteralmente il tempo con un vero e proprio conto alla rovescia.

Le fasi della rapina sono state rese particolarmente cruente dall'aggressione all'anziana titolare del bar, presa per il bavero della camicia e scaraventata verso il centro del locale.

L'estrema reazione improvvisata a colpi di scopa da una dipendente, dettata dalla volontà di difendere la titolare e dall'esasperazione per la rapina subita appena 48 ore prima, è stata neutralizzata anche in questo caso con la violenza da uno dei due malviventi.

Il manigoldo è riuscito infatti a strappare la scopa dalle mani della dipendente e l'ha allontanata bruscamente dalla zona della cassa.

I due sarebbero successivamente fuggiti con un bottino di 300,00 euro.

Il 24 maggio, tre malviventi, in questo caso travisati da calzamaglia e berrettini scuri, in orario di chiusura hanno invece fatto ingresso nei locali di un esercizio di telefonia della via Ernesto Basile.

Il commando di rapinatori ha sorpreso due dipendenti, un uomo ed una donna, e li ha letteralmente terrorizzati con dei taglierini.

I due sono stati costretti ad assistere impotenti alla razzia della cassa da cui i complici hanno portato via la cifra di 280,00 euro.

I poliziotti del Commissariato di P.S. "Porta Nuova", hanno subito capito che, al di là della territorialità, più di un particolare accomunasse gli assalti.

Decisive le immagini delle tre rapine girate dalle telecamere interne dei due esercizi.

Esse, oltre che della particolare violenza portata dai malviventi, hanno dato conto di travisamenti molto parziali di almeno due dei tre rapinatori.

Il profondo radicamento sul territorio dei poliziotti del Commissariato di zona ha fatto il resto, consentendo l'individuazione di due dei tre componenti della batteria di rapinatori.

Ferdico e Di Liberto sono infatti soggetti gravati da plurimi precedenti penali, conosciuti perché più volte sottoposti a controlli di polizia e/o a misure alternative alla detenzione o cautelari sulla cui esecuzione proprio il personale del Commissariato P.S. "Porta Nuova" è stato chiamato a vigilare.

Dalla visione delle immagini è così emerso come Ferdico abbia partecipato a tutte e tre le rapine, la prima in solitario, e Di Liberto alla seconda ed alla terza.

A distanza di poche settimane, personale di polizia dello stesso ufficio, a seguito di accurate attività investigative, è riuscito ad individuare anche il terzo componente del commando di malfattori, colui che è accusato di aver partecipato soltanto alla rapina in danno dell'esercizio di telefonia.

M.R., 34enne palermitano, che si è reso responsabile della rapina al centro telefonia, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari.


03/07/2014

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