IL MALVIVENTE, A SUO DIRE, FATTOSI PENDOLARE D'AUTO RUBATE PERCHE' IRRETITO DAI RITARDI DELL'AUTOBUS.
Agenti della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato P.S. "Mondello", ieri pomeriggio, hanno tratto in arresto, Mannoja Vincenzo 38enne palermitano di cortile Bignardelli, poiché ritenuto responsabile del furto aggravato di un'autovettura.
Mannoja ha compiuto il furto della vettura in via Thaon de Revel, intorno alle 12:00, e lo ha fatto, inconsapevolmente, proprio sotto gli occhi della moglie del proprietario, affacciata al balcone di casa.
La donna ha ovviamente avvisato il "113" ed ha fatto scattare l'allarme.
I poliziotti della volante del Commissariato di zona, ben sapendo come destinazione finale della gran parte dei furti in zona sia lo Zen, ha percorso i possibili itinerari che dalla via del furto conducono al popoloso quartiere.
In via Venere, i poliziotti hanno così intercettato la vettura segnalata, una Seat Cordoba, sul ciglio della strada, priva di conducente ma con vicino un individuo al telefono e corrispondente, per abbigliamento, a quello segnalato come il ladro d'auto.
L'uomo che alla vista degli agenti ha finto disinvoltura ed ha proseguito a parlare od a far finta di parlare al cellulare, è stato identificato per Mannoja.
Dopo una iniziale fase di tentennamento, Mannoja, per altro soggetto noto per i suoi precedenti di polizia, ha ammesso di avere commesso il furto.
L'uomo, della sua disonesta condotta ha fornito una curiosa giustificazione: in attesa del passaggio di un autobus in via Ammiraglio Rizzo, ha raccontato di essere stato indispettito dalle lunghe code ed attese; ha così deciso di raggiungere autonomamente la destinazione prefissata, la casa di un familiare, "procurandosi" da sé il vettore di trasporto.
Quando il malvivente ha notato una vettura regolarmente parcheggiata a breve distanza dalla fermata dell'autobus, non ci ha pensato un attimo ed ha deciso di rubarla.
Questa versione fornita dall'uomo è al vaglio dei poliziotti, più plausibile invece che il malvivente sia stato costretto a far i conti con un problema meccanico della vettura appena rubata e quindi abbia arrestato la marcia proprio in corrispondenza del tratto di strada di via Venere nel quale è stato sorpreso dai poliziotti.