LO STALKER NON SI RASSEGNAVA ALLA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO CONIUGALE.
Agenti della Polizia di Stato, appartenenti all'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno tratto in arresto C. G.B., 37enne pregiudicato, ritenuto responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e stalking.
Ieri, alle 19:30, una volante è stata inviata dalla sala operativa nel quartiere Uditore, per la presenza di un uomo ebbro ed in collera che stava litigando con una donna per l'affidamento di un minore.
I poliziotti, giunti sul luogo della segnalazione, hanno appreso che l'uomo stava discutendo animatamente con la ex suocera alla quale avrebbe manifestato l'intenzione di riprendere a tutti i costi la propria figlia, temporaneamente in custodia presso la nonna.
I poliziotti hanno calmato l'uomo ed hanno avuto dalla moglie, nel frattempo giunta, un quadro più chiaro della situazione familiare della coppia.
L' ex moglie ha raccontato agli agenti di essere in fase di separazione giudiziale dal marito, per nulla rassegnato alla rottura del rapporto coniugale.
L'uomo, proprio a causa della sua ritrosia alla separazione, sin dall'inizio, infatti, non si era limitato a cercare di ripianare le beghe sorte nel rapporto di coppia, ma aveva trasformato quella che avrebbe dovuto essere la scelta di "viversi giorno dopo giorno in un rapporto di reciproco consenso", in un ossessionante ed indissolubile vincolo.
La donna ha confidato che l'ex marito si era fatto avanti più volte con atteggiamenti ossessivi e persecutori, con ripetute telefonate e con indesiderate e frequenti visite sul luogo di lavoro.
Nonostante ciò, l'ex moglie non aveva mai presentato denuncia per salvaguardare l'incolumità sua e della figlia e anche ieri, in un primo momento, ha manifestato la volontà di non sporgere denuncia.
A dispetto di una apparente quiete riportata dagli agenti, a distanza di un paio d'ore, la situazione precipitava e richiedeva un nuovo intervento dei poliziotti.
L'uomo, ormai totalmente fuori di sé, riavvicinatosi all'abitazione della ex moglie, ha insistentemente citofonato nonostante i ripetuti inviti di mettere fine a questi atteggiamenti.
Perso ogni lume della ragione, ha minacciato la donna di ucciderla se non gli avesse consegnato la figlia.
I poliziotti hanno cercato di ricondurre alla ragione l'uomo che, alla loro vista, è divenuto ancor più violento sino a scagliarglisi contro.
La ex coniuge, ormai stremata, temendo per la vita dei familiari, ha deciso di denunciare l'ex marito, mettendo fine alle inaudite violenze e persecuzioni.
Gli agenti, alla luce di quanto apparso ai loro occhi e di quanto raccontato dalla moglie, hanno tratto in arresto il trentasettenne.
Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, l'uomo è stato condotto presso la casa circondariale "Ucciardone" in regime di vita comune.