IL MALVIVENTE, SORVEGLIATO SPECIALE A PALERMO, AVEVA FATTO IRRUZIONE IN UNA BANCA DI CEFALU' E RAPINATO QUATTROMILA EURO
La collaborazione tra uffici di Polizia, il Commissariato di Cefalù e la sezione "Antirapina" della Squadra Mobile di Palermo, ha consentito di identificare e trarre in arresto il malvivente che, lo scorso 28 dicembre, si è reso responsabile di una rapina in banca in un istituto di credito di Cefalù.
Nei confronti di Chiovaro Santo, 31enne pregiudicato palermitano di via Tancredi, queste le sue generalità, è stata eseguita una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese, d.ssa Sabina Raimondo. Chiovaro è soggetto ampiamente noto agli archivi delle Forze dell'Ordine per i suoi precedenti penali e di polizia che, prima di commettere la rapina in questione, gli erano valsi, tra gli altri provvedimenti, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Nonostante ciò, a volto scoperto e con disinvoltura, forse nella convinzione che oltrepassare i confini palermitani gli avrebbe assicurato irriconoscibilità e quindi impunità, decideva di puntare la filiale cefaludese della Monte dei Paschi di Siena, per altro situata in una centrale via.
In scioltezza e linearità, Chiovaro entrava nei locali della filiale, scavalcava la fila di clienti in attesa ed oltrepassava l'assito di cassa.
Dopo aver intascato il contante di circa 4800,00 euro si dirigeva verso l'uscita dove, incontrate difficoltà nell'apertura della porta principale, era costretto a virare su quella secondaria.
Ad indagare sulla rapina, sin da subito i poliziotti del Commissariato P.S. della cittadina normanna.
Nei confronti di Chiovaro sono stati raccolti parecchi indizi, il primo è anche quello che ha dato l'input alla individuazione del malvivente.
Più di un testimone della rapina ha infatti segnalato agli agenti come l'uomo avesse indirizzato a clienti e dipendenti di banca frasi minacciose in dialetto palermitano.
I poliziotti hanno così contattato i loro colleghi della Mobile Palermitana cui hanno sottoposto l'effigie del rapinatore immortalata dalle telecamere interne alla banca.
Da lì all'identificazione del malvivente il passo è stato breve.
Una perquisizione nel domicilio dell'uomo ha consentito di recuperare anche parte dell'abbigliamento utilizzato da Chiovaro all'atto della rapina come un paio di jeans contrassegnati dal cogente particolare di uno strappo all'altezza di una tasca.
Descrizione fisica e particolari somatici come acne in viso, attaccatura dei capelli, foggia del naso e piccola cicatrice all'altezza della bocca dell'uomo, descritti sempre dai testimoni e tutti riscontrati nel Chiovaro, hanno chiuso il cerchio delle indagini dei poliziotti che, ieri, hanno eseguito i1 provvedimento di arresto.
Palermo 18 ottobre 2013