LA POLIZIA DI STATO SORPRENDE DUE QUINDICENNI ED UN QUATTORDICENNE INTENTI A RUBARE CAVI ELETTRICI DI SEGNALAMENTO FERROVIARIO LUNGO LA LINEA FERROVIARIA
Ancora una volta l' "oro rosso" e la sua facile "spendibilità" nel mercato parallelo hanno spinto quattro ragazzini palermitani a sfidare i rischi di un blitz avventato ed incauto.
Agenti della Polizia di Stato in servizio presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, stanotte hanno denunciato in stato di libertà tre ragazzi palermitani incensurati: F.P., di anni 15, M.M., di anni 14 e T.G. di anni 15 resisi responsabili del reato di furto di cavi elettrici in concorso mentre un quarto ragazzo è riuscito a fuggire..
Ieri sera, intorno alle ore 23,00 circa, i poliziotti si recavano in via Giovanni Di Pasquale nei pressi della linea ferroviaria, ove un anonimo interlocutore aveva segnalato la presenza sospetta di un gruppo di giovani.
I poliziotti giunti sul posto notavano quattro giovani di cui uno posizionato oltre il muro di recinzione della linea ferrata che passava dei cavi elettrici ai complici, che dopo averli presi li avvolgevano e li riponevano in un grossa scatola di cartone.
Alla vista degli agenti il giovane che si trovava oltre il muro della linea ferroviaria si dava a precipitosa fuga facendo perdere le sue tracce tra i binari.
Gli altri tre giovani invece dopo un breve tentativo di fuga venivano bloccati.
Da un sopralluogo accurato si rinveniva una scatola di cartone colma di matasse di cavi elettrici in rame.
Inoltre lungo i binari vi era presente una passerella calpestabile con lastre in cemento armato e due di esse risultavano spostate e fuoriuscivano dei cavi elettrici tranciati dello stesso tipo di quelli rinvenuti nella scatola ed accanto vi era una forbice tipo giardinaggio utilizzata per tagliare i cavi.
I poliziotti facevano intervenire personale delle Ferrovie per risistemare i fili ed eliminare i pericoli.
I tre giovani fermati nella flagranza del reato di furto venivano condotti presso gli Uffici della Questura ove venivano denunciati in stato di libertà e riaffidati ai genitori.
Palermo, 31 OTTOBRE 2012