SCOPERTA DALLA POLIZIA DI STATO IN UN VECCHIO PALAZZO FATISCENTE DEL CENTRO STORICO CITTADINO UNA ENORME SERRA PER LA COLTIVAZIONE DELLE PIANTE DI MARIJUANA. SEQUESTRATI PIU’ DI 600 ARBUSTI
Agenti della Polizia di Stato, appartenenti all'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretti dal Dott. Leoluca Rocchè, ieri pomeriggio hanno rinvenuto e sequestrato una enorme piantagione di marijuana composta da circa 600 arbusti coltivati in grandi vasi di plastica.
Ieri pomeriggio una telefonata anonima al 113 segnalava la presenza di una piantagione di sostanza stupefacente in un immobile fatiscente ubicato dietro la Cattedrale nei pressi di vicolo Nuovo.
Queste notizie venivano vagliate dagli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale anche in relazione ad alcuni episodi accaduti nei giorni scorsi proprio in quella zona, ove durante i servizi di prevenzione e controllo del territorio, una Volante aveva notato strani movimenti da parte di più uomini che accorgendosi della presenza degli uomini in divisa facevano perdere le loro tracce tra gli angusti vicoli della zona.
La loro fuga veniva facilitata anche dalla presenza di auto in sosta e ponteggi per i lavori di rifacimento di immobili che non permettevano il transito della Volante.
Così veniva deciso di effettuare un servizio alla ricerca della piantagione, si provvedeva a cinturare la zona in modo da bloccare ogni via di fuga ad eventuali responsabili..
I poliziotti, con certosina pazienza, ispezionavano tutto vicolo Nuovo e proprio alle fine della strada attenzionavano un immobile parzialmente diroccato ove era possibile notare che tutte le finestre e le porte erano state artigianalmente chiuse con tende di fortuna e tavole in legno e che il muro posto a chiusura del vicolo era stato recentemente rialzato al fine di scongiurare qualsiasi intromissione.
Nascosta tra alcune tavole rinvenivano una scala in ferro che veniva utilizzata per accedere all'interno.
I poliziotti attraverso le tavole poste a chiusura delle finestre scorgevano le parti esterne di ventole di aereazione che promanavano un forte rumore.
Nonostante la pericolosità del luogo che si presentava particolarmente impervio per via delle macerie accatastate, gli agenti accedevano all'interno ove ai loro occhi si presentava una piantagione "indoor" di arbusti di marijuana.
La piantagione si dipanava per tutto il primo piano, costituito da cinque stanze ed in altre tre stanze del secondo piano invece al terzo piano vi era un vero e proprio laboratorio d'essicazione della sostanza stupefacente.
Il vivaio illegale era fornito di un sistema di irrigazione composto da una grande cisterna in plastica, un'elettropompa a motore collegata ad un tubo di plastica atto all'irrigazione delle piante ed un modernissimo impianto di illuminazione artificiale costituito da numerose lampade alogene da 600 watt cadauno, inoltre vi erano trasformatori elettrici, impianti di condizionatori d'aria.
Tutto il sofisticatissimo sistema di coltivazione era in funzione al momento dell'irruzione.
Palermo, 17 Ottobre 2012