: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN UOMO, STALKER DI UNA COLLEGA INSIDIATA ED ASSILLATA ANCHE IN COSTANZA DI UN AMMONIMENTO DEL QUESTORE E DI UN FORMALE DIVIETO DI AVVICINAMENTO EMESSO DALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA.
Agenti della Polizia di Stato appartenenti alla sezione "Reati sessuali ed in danno di minori" della squadra Mobile di Palermo, nella giornata di ieri, hanno eseguito un'Ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di D.L.S. di anni 53 poiché resosi responsabile del reato di stalking nei confronti di una donna.
I due, palermitani ma impiegati di un ente pubblico con sede in Provincia, qualche anno fa avevano sviluppato la loro conoscenza e frequentazione sui vagoni di un treno che, giornalmente, li trasferiva in un grosso centro della provincia palermitana.
L'amicizia, come tante altre, nata all'insegna del pendolarismo, è però divenuta, per l'uomo e solo per lui, "qualcos'altro".
In breve, il numero di telefono, l'indirizzo mail ed il profilo facebook della donna, sono diventati i bersagli principali sui quali riversare false aspettative d'amore, così come testimoniato da decine di messaggi e chiamate fatte pervenire giornalmente e nel giro di poche ore.
La vittima ha ritenuto che la misura fosse colma quando anche l'anziana madre è stata coinvolta dal compulsivo "corteggiamento" dell'uomo, sicuro di convincere la collega ad intraprendere una relazione, anche attraverso una ossessiva pressione telefonica esercitata nei confronti dell'anziana genitrice.
La donna si è così presentata negli uffici della Squadra Mobile per denunciare il petulante, a dir poco, atteggiamento dell'uomo che è stato così formalmente "ammonito" dal Questore di Palermo a non reiterare la sua condotta persecutoria.
Anche in costanza del provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, l'uomo ha perseverato nella sua condotta continuando ad inviare messaggi tramite facebook, facendo pervenire telefonate anonime presso il domicilio della madre della vittima, incalzando la stessa anche sul suo nuovo luogo di lavoro, spedendole missive accompagnate da omaggi floreali, pedinandola e dimostrando in ogni caso una piena conoscenza degli spostamenti effettuati dalla donna.
Tale ultimo particolare ha ingenerato nella vittima un comprensibile stato d'ansia concretizzatosi in un inevitabile cambiamento di abitudini e ritmi di vita.
La donna ormai giunta sull'orlo dello sfinimento è stata infatti costretta a limitare e selezionare le sue uscite anche per una semplice passeggiata ed a farlo adottando le più svariate precauzioni come quella di indossare cappelli ed indumenti che ne potessero travisare l'identità.
Preso atto della pervicacia del comportamento dell'uomo l'Autorità Giudiziaria ha così emesso un provvedimento di Custodia Cautelare Domiciliare, ieri eseguito dai poliziotti della Mobile palermitana.
Palermo, 27 Settembre 2012