LA POLIZIA DI STATO INTERCETTA ED ARRESTA TRE GIOVANI MALVIVENTI AUTORI DI UN COSPICUO FURTO IN APPARTAMENTO. I COMPLICI SORPRESI CON LE TASCHE ANCORA TRABOCCANTI DI MONILI ED OGGETTI PREZIOSI
Agenti della Polizia di Stato, appartenenti all'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ed al Commissariato P.S. "Oreto-Stazione" hanno, ieri sera, tratto in arresto Scafidi Benedetto, 24enne pluripregiudicato di via Ammiraglio Antiocheno, Giangrande Marco, 21enne pluripregiudicato di via Cipressi e Fiore Giuseppe, 20enne di via Cataldo Parisio, tutti responsabili del reato di furto aggravato in appartamento.
I poliziotti, in servizio di prevenzione e controllo del territorio in zona Oreto, hanno deciso di sostare in via Francesco La Colla ove avevano notato un sospetto trambusto nei pressi di un edificio.
Dal portone di uno stabile hanno così visto uscire di gran carriera quattro giovani che, due per direzione, si sono separati tentando la fuga.
Anche grazie all'intervento di altre pattuglie giunte in ausilio, i poliziotti hanno inseguito e raggiunto tre dei quattro fuggitivi.
Tutti e tre i soggetti venivano sottoposti a perquisizione personale e, nelle tasche del Giangrande venivano rinvenuti anelli, collane, bracciali ed orologi anche di marca "Cartier".
Erano gli stessi fermati , ormai incapaci di negare l'evidenza, ad ammettere di avere trafugato la refurtiva da un appartamento sito al primo piano dello stabile in questione e di esservi penetrato attraverso una porta finestra.
Un accurato sopralluogo consentiva di verificare come i ladri avessero già depositato altra refurtiva nell'abitacolo di una vettura utilizzata per raggiungere la via La Colla e nell'androne dello stesso edificio, ben occultata dietro il bancone del portiere.
I poliziotti avvisavano quindi il proprietario dell'appartamento "ripulito" con il quale verificavano, altresì, l'ammanco di oggetti preziosi di argenteria per un valore di circa 2000,00 euro.
Il danno scongiurato dalla Polizia è stato quantificato dal proprietario in circa 7000,00 euro.
Tutta la refurtiva veniva restituita al legittimo proprietario.
Indagini sono in corso per verificare se, come è plausibile, i complici dopo il colpo si sarebbero avvalsi di ricettatori di preziosi e se i tre siano responsabili di altri analoghi "colpi" realizzati in appartamenti della zona.
Palermo, 30 Aprile 2012