LA POLIZIA DI STATO PORTA ALLA LUCE UN GROSSO GIRO DI ESAMI FALSAMENTE ATTRIBUITI A STUDENTI DI VARIE FACOLTA'. ARRESTATI DUE DIPENDENTI DELL'UNIVERSITA' ED UNO EX STUDENTE
Nelle prime ore dell'alba gli agenti della Quinta sezione della locale Squadra Mobile- Reati contro la P.A e del Commissariato di P.S. Oreto Stazione hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare agli Arresti Domiciliari N. 2141/2011 RG GIP emessa a carico di 3 soggetti, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, Dott RICCIARDI, su richiesta dei Sostituti Procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Palermo Dr. S. DEMONTIS e Dr.ssa A. LUISE, coordinati dal Proc Aggiunto L. AGUECI per i reati di accesso abusivo un ad sistema informatico di cui all'art. 615ter c.p., frode informatica di cui all'art. 640ter c.p. e falsità ideologica in atto pubblico.
Due dei destinatari dei provvedimenti restrittivi sono dipendenti, tuttora in servizio, dell'Università di Palermo, mentre il terzo è un ex studente.
L' attività investigativa svolta, supportata da intercettazioni telefoniche poi corroborate da copiose acquisizioni documentali, ha consentito di appurare la falsa attestazione da parte dei dipendenti dell'Università degli Studi di Palermo all'interno del sistema informatico GEDAS -in dotazione all'Università per la registrazione degli esami sostenuti dagli studenti ivi iscritti ed in ordine al quale gli stessi erano abilitati ad operare nell'esercizio delle loro funzioni mediante assegnazione di indirizzo IP e password che ne consentiva l'accesso-, dell'avvenuto superamento da parte di numerosi studenti di una serie di esami che in realtà non risultano essere mai stati sostenuti dagli studenti stessi.
Infatti dal confronto tra la documentazione cartacea acquisita nel corso delle indagini, costituita dai verbali di esame e dagli statini e la documentazione informatica, è emersa, attraverso la verifica incrociata dei dati stessi, la loro assoluta divergenza.
In altri termini: in taluni casi, nonostante il dato informatico attestasse che lo studente in quella data, espressamente indicata, aveva conseguito quel determinato esame e superato lo stesso con quella determinata votazione, la documentazione cartacea escludeva che quello stesso studente rientrasse in quella data tra i candidati da esaminare; in altri casi, nonostante il dato informatico attestasse che lo studente in quella data espressamente indicata aveva conseguito quel determinato esame e superato lo stesso con quella determinata votazione, la documentazione cartacea escludeva che in corrispondenza di quella data fossero stati sostenuti esami presso l'Università; in altri casi ancora, infine, nonostante il dato informatico attestasse che lo studente in quella data espressamente indicata aveva conseguito quel determinato esame e superato lo stesso con quella determinata votazione, la documentazione cartacea escludeva che la votazione riportata dallo studente all'esito dell'esame stesso fosse quella scaturente dal dato informatico.
Numerosi altri soggetti indagati. La Facoltà coinvolta nella maggior parte dei casi è quella di Economia e Commercio, ma sono stati riscontrati falsi esami anche in quella di Architettura, Giurisprudenza e Ingegneria.
Il quadro probatorio ha fin qui mostrato le dimensioni elevate del fenomeno criminale, sia sul piano temporale che su quello numerico. Di fatti sono emersi oltre 200 casi di falsi caricamenti di esami per un arco temporale di diversi anni. Si tratta, comunque, soltanto di una parte del fenomeno del malaffare che si era consolidato all'interno degli Uffici amministrativi dell'Ateneo.
Sono, pertanto, in corso ulteriori accertamenti sia per definire in modo più completo le dimensioni sia per accertare eventuali connivenze nell'ambito della struttura amministrativa dell'Ateneo.
Palermo 2 marzo 2012