ARRESTATI DOPO UN LUNGO INSEGUIMENTO DUE UOMINI CHE AVEVANO TENTATO UN RAID IN UNA SCUOLA.
Agenti della Polizia di Stato, appartenenti all'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno tratto in arresto Lombardo Giuseppe, 23enne palermitano pregiudicato di via Costante Girardengo e Favazza Gioacchino, 23enne pregiudicato residente nella stessa via, poiché ritenuti responsabili del reato di tentato furto aggravato in concorso ai danni dell'istituto scolastico scuola media "Vittorio Veneto" di via Olivella.
L'arresto dei due è giunto, ieri pomeriggio, al culmine di una rocambolesca fuga a piedi dei due giovani che sono stati costantemente seguiti, è il caso di dire, da terra e da cielo da personale della Polizia di Stato, rispettivamente delle volanti e di un elicottero.
La presenza dei due all'interno della cinta muraria scolastica, ancor più sospetta perché avvenuta in orario pomeridiano e di chiusura delle classi, era stata segnalata da un anonimo interlocutore al "113".
I poliziotti, giunti in via Olivella, verificavano la presenza all'esterno del plesso scolastico di un piaggio Porter, indicato dall'anonimo cittadino come il mezzo dei complici.
All'interno dell'istituto invece i poliziotti individuavano i due giovani intenti ad armeggiare su alcuni infissi con arnesi atti allo scardinamento ed allo scasso.
I complici, sorpresi dai poliziotti, si allontanavano velocemente in direzione di viale Michelangelo, abbandonando durante la fuga tutti gli arnesi.
I loro movimenti erano ininterrottamente seguiti da un elicottero della Polizia di Stato il cui equipaggio era impegnato in un ordinario servizio di perlustrazione.
Le preziose informazioni giunte dall'alto ai poliziotti delle volanti consentivano loro di non perdere il contatto con i fuggitivi che, scavalcate una serie di ringhiere e recinzioni, tentavano di nascondersi prima tra le vetture di un parcheggio di un ipermercato della zona e poi tra gli alberi di un vasto agrumeto.
I due venivano, infine, bloccati, ammanettati ed accompagnati presso gli uffici della Questura per gli accertamenti di rito.
Gli agenti, a seguito di perquisizione effettuata anche sul veicolo, rinvenivano arnesi atti allo scasso, quali una tenaglia, un martello, un cacciavite che, secondo quanto ammesso dai due, sarebbero serviti anche a trafugare materiale metallico dal plesso.
Palermo, 14 Febbraio 2012