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LA POLIZIA DI STATO INTERROMPE UNA CORSA CLANDESTINA DI CAVALLI

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UNA CINQUANTINA DI MOTORINI FACEVANO DA "SCORTA" ALLA CORSA CLANDESTINA

Questa notte, Agenti della Polizia di Stato, in servizio presso i Commissariati PP.SS. "Politeama" e "Porta Nuova", nel corso di un pattugliamento delle strade del centro cittadino, hanno interrotto una pericolosa corsa clandestina di cavalli, approntata in una delle principali arterie stradali, nel contesto del normale dispiegarsi del traffico veicolare.

Ai poliziotti, in servizio di prevenzione e controllo del territorio, in via E. Basile, intorno a mezzanotte, non è sfuggito l'insolito assembramento di ciclomotori, circa una cinquantina, che precedevano due calessi trainati da altrettanti cavalli.

Il particolare della bassa velocità tenuta dai ciclomotori, come a voler rallentare il traffico veicolare così da non disturbare i due conducenti, lasciava facilmente intuire come fosse in corso di svolgimento una corsa clandestina di cavalli.

I poliziotti, dopo avere chiesto l'invio di rinforzi alla sala operativa della Questura, si adoperavano per raggiungere la testa del corteo e bloccarne il prosieguo.

L'operazione veniva ostacolata da alcuni dei centauri che costituivano la cintura a protezione del corteo.

L'inseguimento si protraeva per gran parte della via E. Basile e precisamente fino al tratto ove i due calessi riuscivano ad imboccare la corsia in direzione "mare" per poi immettersi in una traversa, la via Raiti.

Il conducente di uno dei due calessi abbandonava a questo punto il mezzo per salire a bordo di uno dei ciclomotori che avevano in precedenza fatto da "scorta" al corteo.

L'inseguimento del ciclomotore da parte dei poliziotti durava per alcuni minuti e si interrompeva solo quando in via Li Bassi gli agenti vedevano giungere incontro a loro uno dei due cavalli in precedenza abbandonato ed adesso imbizzarrito.

I poliziotti preferivano così adoperarsi per mettere in sicurezza l'arteria stradale percorsa da numerose vetture potenziale bersaglio della furia dell'equino.

Gli agenti ci riuscivano in via Ughetti dove il cavallo veniva fermato e faticosamente riportato alla calma.

I poliziotti facevano quindi giungere un veterinario dell'ASP in grado di verificare come l'animale fosse sprovvisto di microchip.

A distanza di qualche minuto, ai poliziotti ancora fermi in via Ughetti con il veterinario, si presentava un 27enne pregiudicato, residente nel rione "Policlinico", che asseriva di essere il proprietario del cavallo in questione.

L'uomo proseguiva il suo racconto, asserendo di avere scoperto da poco il furto dell'equino dalla stalla ove lo teneva custodito.

La versione dell'uomo, lacunosa e poco credibile, è al vaglio dei poliziotti che, nel frattempo, hanno affidato l'animale in custodia giudiziale al proprietario.

Una seconda pattuglia di polizia, nel frattempo, ritrovava il secondo cavallo in corso Tukory in stato di abbandono.

Anche per questo equino sono state attivate le procedure previste dalla legge.

Indagini sono in corso sui conducenti dei numerosi veicoli che hanno fatto da "scorta" al corteo .

Alle loro identità i poliziotti sperano di risalire velocemente grazie ai targhini dei ciclomotori annotati durante l'inseguimento.


23/02/2011

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