L'UOMO ERA LATITANTE DAL MESE DI SETTEMBRE 2010 QUANDO SFUGGI' ALLA CATTURA DURANTE L'OPERAZIONE "bUILDING 8"
Nella serata di lunedì 6 dicembre gli Agenti della sezione "Antidroga" della locale Squadra Mobile, in collaborazione con personale del Servizio Interpol e della Divisione SIRENE di Roma, hanno tratto in arresto sul territorio di Malta RIZZOTTO Salvatore Stefano, nato a Siracusa il 2/12/1972 e residente in c.da Fegotto snc a Floridia (SR), ufficialmente libero professionista nel campo dell'impiantistica elettrica, in realtà pluripregiudicato e trafficante di droga latitante dallo scorso 21/9/10,
L'operazione è avvenuta nell'ambito di preordinati servizi di investigazione, organizzati immediatamente dopo l'esecuzione delle Ordinanze di custodia cautelare in carcere relative all'indagine denominata "BUILDING 8" condotta dagli uomini dell'Antidroga palermitana, allorquando il RIZZOTTO, al momento della cattura degli indagati, era riuscito a far perdere le proprie tracce ed a recarsi in territorio estero al fine di sfuggire all'arresto.
L'attività ha avuto origine già nelle prime ore della mattinata del 21 settembre, allorché alcuni uomini della "Antidroga", durante le prime fasi di ricerca del RIZZOTTO nel territorio siracusano, si resero conto che lo stesso, non trovandosi in casa al momento dell'irruzione della Polizia, immediatamente intensificavano l'attività di rintraccio estendendola a tutto il territorio cittadino, ma sfortunatamente senza esito.
I poliziotti palermitani decisero da subito, di concerto con la A.G. procedente, di iniziare una ulteriore attività investigativa finalizzata all'individuazione del fuggitivo, ponendo in essere tutte le operazioni necessarie a far sì che la latitanza del catturando potesse venire interrotta nel più breve tempo possibile; si posero quindi sotto intercettazione telefonica tutte le utenze, fisse e radiomobili, in uso a parenti ed amici del trafficante siracusano, e contestualmente si diede inizio ad una capillare attività di controllo del territorio e di appostamento.
Grazie infatti ad una serie di incroci di dati acquisiti in corso d'indagine e ad un'attenta e meticolosa analisi degli stessi, gli uomini della Squadra Mobile di Palermo sono riusciti ad individuare l'utenza telefonica mobile utilizzata dal RIZZOTTO.
Era una scheda telefonica maltese, il cui utilizzo aveva consentito di localizzarlo, seppur approssimativamente, sul territorio dell'isola europea. Evidentemente lo stesso, per sottrarsi alla cattura, aveva deciso di abbandonare il territorio italiano, e di nascondersi all'estero.
Immediatamente sono stati presi contatti con personale dell'ufficio Interpol di Roma, che insieme ai collaterali organismi investigativi maltesi ha iniziato a lavorare congiuntamente agli operatori dell'Antidroga palermitana per arrivare alla cattura del ricercato.
Nelle prime ore della mattina del 6 dicembre i poliziotti, grazie all'incessante attività investigativa condotta, hanno capito che un uomo e una donna, originari della provincia di Siracusa, erano in procinto di imbarcarsi sul traghetto partente quella stessa sera da Pozzallo (RG) con destinazione Malta, presumibilmente per incontrarsi con il RIZZOTTO in loco.
In tempo reale sono state avviate le procedure per espletare a loro carico un'Osservazione Transfrontaliera Urgente (essendo il territorio di Malta ricompreso tra quelli che fanno parte dell'accordo Schengen), autorizzata dalle Autorità maltesi, che nell'occasione hanno fornito un ausilio eccellente per poter addivenire alla cattura del fuggitivo: infatti, appena giunto in porto il traghetto in questione, alle ore 22 circa della stessa sera del 6 dicembre il personale della Squadra mobile palermitana e quello dell'ufficio Interpol di Roma sono stati repentinamente affiancati da una squadra operativa della Polizia di Stato di Malta, che grazie alle indicazioni fornite in loco dai colleghi italiani ha individuato insieme a loro il latitante, a bordo di un'autovettura ed in attesa delle due persone che stavano per raggiungerlo.
Bloccato e senza possibilità di fuga, il RIZZOTTO in un primo momento ha tentato di negare la sua identità (forte anche del fatto di non aver con sé documenti di identificazione), ma quando incalzato dalle domande dei poliziotti non è riuscito a trovare il modo di raggirarli, ha deciso di arrendersi e di ammettere la propria identità. E' stato quindi tratto in arresto (essendo stato emesso a suo carico, dalla A.G. procedente, anche un mandato di cattura internazionale, dopo la sua individuazione sul territorio maltese) e rinchiuso nelle carceri statali, a disposizione delle Autorità competenti.
Per ciò che attiene il background criminale del RIZZOTTO, va detto che lo stesso, già pregiudicato per reati concernenti la droga e le armi, a seguito delle indagini espletate dalla Squadra Mobile di Palermo nel corso dell'operazione "BUILDING 8" è risultato essere il referente siracusano di un'articolata associazione per delinquere (composta anche da soggetti palermitani facenti capo all'organizzazione criminale denominata "Cosa Nostra") finalizzata all'importazione ed al traffico internazionale di sostanze stupefacenti del tipo "hashish" e "cocaina", in cui ha avuto un ruolo primario in ordine alla commissione di reati specifici; la sua ampia disponibilità economica ed il fatto di esser stato in grado di nascondersi all'estero dopo la fuga, poi, sono chiari indici dello spessore criminale del catturato, che ha acquisito nel tempo le capacità delinquenziali proprie di soggetti costantemente votati all'illegalità.
Palermo 9 dicembre 2010