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RUBA I TELEFONI CELLULARI E TENTA DI RIVENDERLI AL PROPRIETARIO ARRESTATO

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ARRESTATO PREGIUDICATO PER TENTATA ESTORSIONE

PALERMO: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN PREGIUDICATO SORPRESO AD OFFRIRE, DIETRO COMPENSO, LA RESTITUZIONE DI DUE APPARECCHI CELLULARI TRAFUGATI POCO PRIMA DALLA VETTURA DELLA VITTIMA.

I poliziotti del Commissariato di Polizia "Zisa-Borgo Nuovo" hanno tratto in arresto, per furto, tentata estorsione e tentato furto, EL ABESSI Mohamed, pluripregiudicato tunisino di anni 22.

Il pregiudicato è stato sorpreso ad inscenare un particolare "cavallo di ritorno", il tentativo cioè di rendere alla vittima, dietro lauto compenso, quanto rubatogli in precedenza.

Oggetto della illecita offerta, questa volta, non una vettura o un motociclo ma due apparecchi cellulari trafugati alla vittima, un cittadino palermitano, appena qualche minuto prima rispetto al tentativo di estorsione.

El Abessi aveva perpetrato il furto all'interno dell'abitacolo di una vettura regolarmente posteggiata in via Bari.

Dopo avere velocemente frugato nel portaoggetti del veicolo, il tunisino era riuscito a realizzare il bottino di due cellulari che avrebbe probabilmente rivenduto al mercato "nero" se non avesse ricevuto prima, proprio su uno dei due telefonini trafugati, la chiamata dell'allarmato proprietario.

L'occasione, in questo caso, rendeva il ladro anche estortore e così, dopo pochi preamboli, El Abessi manifestava, a chiare lettere, al malcapitato la sua disponibilità a restituire i due cellulari solo a fronte del compenso di 100,00 euro, cadauno.

Il malvivente pattuiva così un incontro con la vittima e, nell'attesa, trovava il tempo di adocchiare una seconda vettura sulla quale "operare", nella speranza di raggiungere esiti altrettanto favorevoli.

Questa volta andava meno bene al tunisino che, subito dopo esser penetrato nell'abitacolo dell'automobile posteggiata in via Wagner, si vedeva sorprendere dal proprietario tornato inaspettatamente a riprendere il mezzo.

Il proprietario riusciva a bloccare il tunisino nell'abitacolo fin quando non vedeva sopraggiungere in via Wagner una pattuglia del Commissariato P.S. "Zisa-Borgo Nuovo" a cui chiedere aiuto.

I poliziotti intervenivano tempestivamente e, dopo avere ascoltato il racconto della vittima, sottoponevano il tunisino ad una perquisizione personale.

Venivano così rinvenuti i due cellulari sul conto dei quali il malvivente non sapeva fornire alcuna spiegazione.

Una breve indagine faceva pervenire i poliziotti alla identificazione del proprietario dei cellulari che veniva così contattato.

Anche la vicenda del primo furto e della successiva tentata estorsione era ricostruita dai poliziotti che quindi arrestavano El Abessi.

Il tunisino dovrà così rispondere di furto e tentata estorsione, con riferimento al primo episodio delittuoso e di tentato furto, nel secondo caso .

Palermo, 7 Dicembre 2010


07/12/2010

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