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LA POLIZIA DI STATO SCOPRE UNA RAFFINERIA DI DROGA

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SCOPERTA UNA RAFFINERIA, ARRESTATA UNA PERSONA, SEQUESTRATE KG. 3 DI SOSTANZE STUPEFACENTI

LA POLIZIA DI STATO SCOPRE A PALERMO UNA RAFFINERIA DI DROGA ED ARRESTA UN TRAFFICANTE DI STUPEFACENTI.

TROVATI ALL'INTERNO DELLA RAFFINERIA 3 KG DI DROGA E SVARIATI LITRI DI PRECURSORI

Nella serata di venerdì 5 novembre personale della Sezione "Antidroga" della locale Squadra Mobile ha tratto in arresto RIZZO Antonino, nato a Palermo in data 22/05/73, ivi residente in via Campisi nr. 22, disoccupato incensurato, in quanto resosi responsabile del reato previsto all'art.73 del DPR 309/90, consistente nella detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, in questo caso di tipo "cocaina", "hashish" e "marijuana".

L'operazione è avvenuta a seguito di una serie di precise segnalazioni anonime giunte sia telefonicamente sia per posta ordinaria presso la Questura, con le quali si segnalava ripetutamente alle FF.OO. una frenetica attività di spaccio di droga nelle locali zone di Ciaculli e Villagrazia di Palermo, invitando i poliziotti a non sottovalutare l'informazione.

Da qui la predisposizione di mirati servizi da parte del personale della Sezione Antidroga della Squadra Mobile con punti di osservazione e controllo dislocati nei punti nevralgici a ridosso delle zone segnalate. Il lavoro degli agenti di Polizia veniva premiato, dato che alle ore 14 circa del 5 u.s. si individuava nuovamente un'auto, notata alcuni giorni prima transitare con a bordo un uomo e una donna in zona Villagrazia in direzione della locale via V 53 (zona conosciuta dagli operatori poiché residenza della famiglia del noto Capo Mafia del passato Stefano BONTATE), che faceva ancora ingresso in quella via, stavolta con a bordo il solo uomo; debitamente seguito a distanza, il soggetto si fermava all'altezza del civico 15 (in cui vi è ubicata una villetta in stato di abbandono), e dopo essersi introdotto, ne usciva dopo pochi minuti portando con sé un sacchetto di plastica e rimettendosi in marcia in direzione opposta. A questo punto gli operatori propendevano per procedere al controllo , fermando l'autovettura .

Al momento del controllo, si scopriva che il conducente era l'intestatario stesso dell'autovettura, il quale, tra l'altro, non riusciva a fornire spiegazioni convincenti circa la sua presenza in loco, e in più non collaborava in alcun modo con gli agenti. Il veicolo veniva quindi sottoposto a perquisizione, ed al suo interno (e precisamente sotto il sedile del guidatore) si rinveniva il sacchetto poc'anzi visto, con all'interno 2 panetti confezionati con nastro adesivo trasparente, contenenti ciascuno 100 gr di sostanza stupefacente di tipo "cocaina", risultata poi positiva al narcotest e con un elevatissimo principio attivo, per un valore al dettaglio di oltre 20.000 euro. Il soggetto veniva quindi immediatamente tratto in arresto, ma prima di procedere alla sua traduzione presso gli uffici della Squadra Mobile per gli adempimenti di rito, gli operatori propendevano per effettuare anche una perquisizione nella villetta da cui era uscito l'uomo poco prima.

La citata perquisizione consentiva di disvelare l'esistenza, all'interno dell'immobile, di un deposito di varie sostanze stupefacenti (vi erano altri 300 gr di cocaina, 100 gr di hashish e oltre 2 Kg di marijuana), ma soprattutto di una vera e propria "raffineria artigianale" in miniatura della droga , in considerazione che in una stanza della villetta vi erano 2 tavoli con sopra svariati contenitori di sostanze chimiche classificate, nelle apposite tabelle ministeriali, come "precursori" della raffinazione delle sostanze stupefacenti (permanganato di potassio, etanolo, etere, acetone, soda caustica, solventi vari ecc.), nonché contenitori ancora imbrattati dei residui di lavorazione della droga, oltre a sostanze e strumenti atti al taglio ed al confezionamento delle dosi della stessa (caffeina, lidocaina, presse, forni a microonde, bilancini di precisione, taglierini, bustine di plastica ecc.). Venivano altresì sequestrate 5 cartucce d'arma da fuoco calibro 38 ed alcune teglie di latta usate con delle stufette elettriche a mo' di "essiccatori" della sostanza stupefacente lavorata ad hoc.

L'arrestato veniva poi condotto presso la Casa Circondariale "Ucciardone", a disposizione delle Autorità competenti.

Le susseguenti indagini sono adesso orientate verso l'individuazione di eventuali complici del reo e dei destinatari delle sostanze stupefacenti in questione; soprattutto, sarà cura del personale della Sezione "Antidroga" approfondire l'aspetto d'indagine concernente l'esistenza di una raffineria, seppur "artigianale", sul territorio palermitano, cosa che ormai da circa 3 decenni non veniva più documentata in città.


10/11/2010

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