ARRESTATO PERCHE' MOLESTAVA SUL LUOGO DI LAVORO L'EX FIDANZATA
Agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione "reati sessuali ed in danno di minori" della Squadra Mobile di Palermo, hanno eseguito una Ordinanza di custodia cautelare domiciliare nei confronti di un impiegato di una azienda privata palermitana, responsabile di stalking nei confronti della ex fidanzata.
Gli atti persecutori e le vessazioni dell'uomo sono stati agevolati dal particolare che vittima e stalker fossero colleghi all'interno della stessa azienda e condividessero addirittura la stanza d'ufficio.
La donna è stata così costretta, non soltanto ad assistere alla graduale riduzione degli spazi di libertà personali ma anche a vedere moltiplicate le occasioni di umiliazione e mortificazione dinanzi a colleghi e conoscenti.
La relazione tra i due, durata pochi anni, si era per la donna irrimediabilmente conclusa proprio a causa dell'ossessiva gelosia dell'ex fidanzata, capace di spulciare ogni spazio di intimità della compagna, consultando di nascosto sms, mail e rubriche telefoniche.
In più di una circostanza l'uomo non si è fatto scrupolo di apostrofare la donna con epiteti offensivi anche in ufficio e dinanzi colleghi attoniti ed in un caso, è persino riuscito a strappare la camicia della vittima, accusata di adottare sul posto di lavoro abbigliamenti ed atteggiamenti inopportuni e discinti.
La donna, ormai costretta ad essere scortata dai congiunti lungo il tragitto di casa ed a non restare mai sola sul luogo di lavoro, così da attenuare eventuali sfuriate ed aggressioni dell'ex partner, ha così sporto denuncia alla Squadra Mobile palermitana.
I poliziotti hanno ascoltato numerosi testimoni- colleghi dei due che hanno confermato come l'uomo continuasse a minare la serenità della vittima anche dopo il trasferimento in altra stanza, disposto dai superiori.
Quando i poliziotti si sono, ieri, recati sul luogo di lavoro dell'uomo hanno dovuto faticare molto prima di rintracciarlo.
Le ricerche hanno consentito di appurare come l'uomo fosse assente ingiustificato, benché il suo badge fosse nella disponibilità di un collega, che, ritenendo di non esser scorto dagli agenti, lo ha timbrato.
I poliziotti hanno quindi denunciato i due impiegati per truffa aggravata in concorso tra loro. I vertici dell'Azienda hanno dichiarato l'intenzione di sporgere formale denuncia con riguardo all'ipotesi di truffa contestata, assicurando massimo rigore in ordine alla punizione di tali condotte e massima collaborazione con le forze dell'ordine.
Nei confronti dell'impiegato-stalker è stata applicata dai poliziotti la misura della custodia cautelare domiciliare, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, dr Alajmo, così come richiesto dal P.M., dr. Bonaccorso.
Palermo, 15 Ottobre 2010.